Regia di Marjane Satrapi, Vincent Paronnaud vedi scheda film
Marjane è una bambina piena di ironia e coraggio. Ha la sfortuna di crescere nell’Iran fondamentalista degli anni 80. Ciò non le impedisce di vivere un’adolescen-za curiosa e critica, fino a che, per la recrudescenza violenta del regime, è spedita dai genitori a studiare a Vienna. La sua formazione si completa così in Occidente, a contatto con pregiudizi e sospetti. La solitudine è tale da spingerla a un ritorno, volenteroso ma altrettanto fallimentare, in patria, per poi risolversi a vivere definitivamente in Francia. Qui Marjane Satrapi scriverà la propria storia, ottenendo un meritatissimo successo con le sue strisce a fumetti di vita quotidiana a Teheran, che conciliano le restrizioni delle libertà personali con la musica rock. Il bianco e il nero essenziali isolano con precisione la questione universale della libertà e quella specifica dell’emancipazione sessuale della donna islamica. Non aspettatevi ilarità da questa Mafalda iraniana bidimensionale: il film ha momenti di reale scoramento. Quello di chi è esule in terra straniera e oppresso nella propria. Persepolis è un’opera sull’inaccettabile ingiustizia dell’esilio, che i tratti sicuri ma lievi di un disegno poetico, semplice, riescono solo in parte ad alleviare.
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