Regia di Emir Kusturica vedi scheda film
VOTO : 5,5.
A.A.A. cercasi Emir Kusturica disperatamente.
Non che in questo film manchino gli echi del suo (innato) talento e nemmeno che sia poi universalmente così brutto da meritarsi pesanti stroncature, ma qualcosa di più era lecito aspettarselo da uno dei registi che più ha offerto nel corso degli anni (anche se ormai i picchi cominciano ad essere parecchio datati).
Questa mi è infatti parsa un’operazione fuori tempo massimo, un tentativo di riciclare cose già viste, peraltro senza tornare (nemmeno minimamente) ai livelli (molto alti) del passato.
Tsane (Uros Milovanovic) vive in un paesino col nonno e la mucca Cvetka, qundo viene spedito in città per trovarsi moglie, infatti il nonno vuole saperlo accasato per vivere serenamente gli ultimi anni della sua vita.
Tsane troverà presto l’obiettivo del suo cuore (Marija Petronijevic), ma sarà ostacolato da un malfattore (Miki Manojlovic) che vuole sfruttare la ragazza come prostituta per coprire il debito della madre.
Fortunatamente troverà anche degli alleati ed il finale sarà pirotecnico.
In questo film non manca il senso del ritmo, anche se a volte è pure troppo vorticoso e finisce col generare più confusione che altro; la fantasia in salsa etnica è ultra gettonata, ma anche meno convincente rispetto ai migliori trascorsi del regista gitano.
Certo anche la musica (un classico) accompagna le azioni ed i movimenti più concitati, ma purtroppo questa storia, una sorta di favoletta semplice semplice, pare davvero debole, poco originale (nonostante la trasposizione in una terra ricca di risvolti e misteri), ma soprattutto rappresentata senza un grandissimo occhio artistico.
La messa in scena mi è parsa infatti un po’ raffazzonata (alcuni effetti sono proprio realizzati male, vedi l’uomo volante che si intravede più volte di passaggio, ma anche le invenzioni di Tsane e di suo nonno), poca testa, più cuore, ma nemmeno tantissimo (insomma non si spinge troppo sui sentimenti), mentre un po’ ci si diverte grazie al susseguirsi di situazioni diverse, ma non si può dire che nemmeno l’umorismo sia la chiave di volta per salvare il film.
Film che tra l’altro dura davvero tanto, decisamente troppo per quanto racconta (fosse stato più snello forse si sarebbe potuto salvare), insomma Kusturica mi ha parzialmente deluso, non che sia sempre obbligatorio aspettarsi un capolavoro di grandi registi, ma quanto ci propone qui è francamente un po’ poco per giustificarne la realizzazione.
Abbastanza deludente.
VOTO : 5,5.
In libera uscita.
Affronta temi minori, ci mette comunque molto del suo, ma i risultati stentano ad essere apprezzabili.
Confusionario e poco incisivo.
VOTO : 5,5.
Non molto interessante come volto nuovo.
VOTO : 6++.
Sempre frizzante, diciamo che la sua eccentrica caratterizzazione risulta essere l'elemento migliore di tutto il film.
VOTO : 6.
Regala una ventata di freschezza e di naturalezza.
Piacevole, ma non troppo utilizzata.
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