Regia di Christophe Honoré vedi scheda film
Il solito, affascinante, intrigante, delizioso film francese. Non schiodano granchè dalla nouvelle vague (a meno di non considerarlo un omaggio), ma ha il pregio di farsi desiderare appena terminato. Uno lo rivedrebbe cento volte prima di spegnere a malincuore la luce. Parigi fotografata splendidamente, viene in mente davvero l'obsoleta definizine di Ville Lumière, ma è così. Gli interpreti sono bravi, intensi, (e cantano benissimo) e la storia riesce a mantenere quell'equilibrio fra commedia e tragedia, fra malinconia e allegria che davvero questa è l'eredità della nouvelle vague. Non bigger than life come i musical americani, piuttosto c'est la vie. Un grande piccolo film che ci si rammarica molto di non vedere in Italia (perchè?). Anche come insegnamento di leggerezza. Louis Garrel e Clotilde Hesme erano già stati protagonisti di Les amants reguliers. Qui sono a colori e ancora più belli e luminosi.
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