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Luz silenciosa

Regia di Carlos Reygadas vedi scheda film

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La recensione su Luz silenciosa

di alan smithee
9 stelle

locandina

Luz silenciosa (2007): locandina

 

 

Buio totale, un nero fitto da cui pian piano cominciamo a scorgere qualche bagliore: sono stelle lontanissime che finiscono comunque per riempire il cielo, che viene ripreso da un sapiente girotondo pacato di macchina in grado di esprimerne quasi la tridimensionalità. Ecco che all'orizzonte comincia ad apparire un chiarore sempre più evidente, una luce che, silenziosa appunto, ma anche apparentemente timida, si appropria di tutto quello spazio mentre tutt'attorno i rumori di una vita primordiale indissolubilmente ad essa legata, fanno sentire le loro grida piene di eccitazione e di speranza. E' mattino ormai, pure per una numerosa e tranquilla famiglia di Mennoniti in una località rurale in Messico: una comunità religiosa anabattista che predica un ritorno alle origini, alla semplicità della terra, e battendosi contro le regole e le burocrazie della teologia cristiana tendenti al paganesimo e alla materialità del culto.

 

 

La giornata è scandita secondo le regole del dovere, della preghiera, del ringraziamento. Tuttavia nell'animo e nel fisico del capofamiglia Johan, scorgiamo un turbamento interiore sempre più evidente, che si tramuta in disperazione: da tempo l'uomo è innamorato non già della dolce moglie, al quale lo lega un affetto ed una tenerezza immutati, ma di un'altra donna della comunità. Non riuscendo a pensare che a lei, l'uomo si affida con onestà e sincerità al consiglio del padre e di un amico di famiglia. I quali lo consigliano, intravedono intorno al saggio uomo la presenza di un diavolo tentatore e sadico; ma finiscono nel loro intimo per invidiare quell'onesto padre di famiglia che riesce a vivere, pur nel contrasto interiore più doloroso, un sentimento vivo e puro che a loro manca da tempo, e che le regole ferree e intransigenti della loro comunità non permettono da decenni più di far provare loro.

 

 

Carlos Reygadas con Luz Silenciosa matura verso stili ed argomenti più maturi ed elevati che lo distaccano, almeno in parte, dalla terrea e crudele schiettezza dei suoi sguardi precedenti, tutti tesi ad una rappresentazione fisica e stordente della fisicità e dell'impossibilità di controllare i propri istinti di base. Qui il discorso si eleva appunto ad un profilo più teorico, di perfezione dell'anima contro le tentazioni del male, che il regista affronta analizzando una società dal profilo e dalla composizione quasi teoriche, tendenti già di per sé alla perfezione dell'anima prima che del corpo, considerato come un tempio per tendere ad una perfezione impossibile in tutto il creato.

 

 

Un Reygadas che abbandona il corpo, o almeno in parte lo tralascia per dedicarsi all'anima, come succede anche in parte nel successivo Post Tenebrax Lux: un regista che volge lo sguardo ai misteri del creato e si avvicina ad una natura che rifugge la carnalità per dedicarsi al desiderio, spirituale più che carnale, al sentimento che sconfigge l'istinto, ma finisce per rimpiangerlo.

Ci vuole un aiuto del destino per suffragare e rendere possibile l'esplosione di una passione che non si riesce più a tenere dentro, ma poi, alla fine, come in uno scerzo del destino, un evento di per sé miracoloso come il ritornare alla vita, viene interpretato probabilmente come un segno divino necessario per rientrare nei ranghi, tra le righe inflessibili di un disegno già tracciato, come il volgere del giorno verso le tenebre, quando la luce silenziosa ma potente si ritira ed invita cose ed esseri viventi a rientrare al sicuro ognuno al proprio riparo.

 

 

Affascinante, lento, girato meravigliosamente con riprese che incantano per maestria e voluttuosa percezione del creato, con un incipit ed una fine che rispettano e rispecchiano fedelmente l'incedere di una giornata, come di una vita, come di un intero creato, Luz Silenciosa, Premio della Giuria a Cannes nel 2007 e candidato al Premio Oscar come miglior film straniero, conferma Reygadas come uno dei giovani talenti più promettenti del panorama cinematografico mondiale.

 

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