Regia di Eros Puglielli vedi scheda film
Veramente brutto. Un prodotto a budget miserrimo (e questo depone a suo favore, ma quasi solo questo) con una scarsità di idee devastante e una regia pregna di sciatteria e voglia di strafare del tutto fuori luogo. Il semisconosciuto Eros Puglielli convince non si sa come a prendere parte a un suo filmetto autoprodotto (e autoscritto, insieme a Cristiano Callegaro) gente del calibro di Giovanna Mezzogiorno, Valerio Mastandrea, Rolando Ravello, Eva Henger e - !!! - Giorgio Albertazzi. Tutti questi più o meno grandi nomi vengono così coinvolti in un progetto fallimentare in dalle radici, che posano su una sceneggiatura piuttosto insulsa, che rappresenta un malsano tuffo nel banale-fumettistico. Neanche a dirlo, la recitazione (perfino dei professionisti citati) è pessima e in certi momenti si percepisce palpabilmente il disagio anche di gente ormai 'svezzata' come Mastandrea o la Mezzogiorno; l'unico che riesce a fare un'ottima figura nonostante tutti questi grossi o grossissimi difetti è Albertazzi (ma d'altronde è Albertazzi). Ad Project è davvero un prodotto inspiegabile, non solo povero, ma anche fatto male, che ricorda il cinema sperimentalmente affine all'amatoriale (e in chiave horror) di Infascelli, nome però che qui si arriva perfino a rimpiangere. Un voto in più per il cast, mezzo voto in meno per non averlo saputo dirigere. 1,5/10.
Una ragazza, pedinando di notte il fidanzato sospettato di tradimento, oltrepassa un portale spaziotemporale in cui si scatenano misteriose forze violente. L'unico che è a conoscenza di questa storia è lo psicanalista della ragazza, che peraltro racconta tutto sotto ipnosi: infatti la storia si svolgerà soltanto il giorno seguente.
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