Regia di Eros Puglielli vedi scheda film
Superba sorpresa questo “Ad Project”, soprattutto alla luce delle cattive recensioni che avevo letto sparse per la rete e che mi avevano quasi indotto al punto di non recuperare il film. Bisgona subito dire che si tratta di un progetto senza mezze misure: o lo si ama (i visionari ne andranno pazzi) o lo si odia (gli assuefatti dai prodotti “commerciali” e a quelli convenzionali che pretendono una risposta chiara ed esplicita a tutto). A mio avviso, Puglielli confeziona il suo miglior prodotto adottando uno stile onirico che in Italia non si vedeva dagli anni ’70 (geniale la scena iniziale con la Luna da una parte e il faro di un auto in avvicinamento ripreso in modo da sembrare un’astronave infuocata lanciata nello spazio).
Sceneggiatura piuttosto complessa (se non si guarda con attenzione il film non ci si capisce niente) e con qualche buco narrativo perdonabile (ad ex non si capisce bene la natura del tipo che gira filmati pornografici). Puglielli, insieme agli altri sceneggiatori, gioca a fare il Lynch e ci riesce piuttosto bene, dipingendo con maestria e con pochi soldi una costante atmosfera inquietante (pauroso il prologo). Interessanti alcuni spunti di “Stalkeriana” (mi riferisco più al libro che al lavoro di Tarkovskij) memoria (una specie di zona, in cui vi hanno accesso dei Guardiani capaci di eludere o comunque attutire le influenze indotte da presunti extraterrestri che determinano fenomeni quali emorragie e pazzia), ma anche l’idea (non innovativa) che qualcuno controlli l’uomo in una sorta di grande fratello o quella delle più realtà parallele (uno stesso individuo è contemporaneamente presente in più luoghi). Non mancano passaggi poco chiari, ma sono tipici del taglio che si è scelto di dare all’opera (avviene anche con Lynch, del resto).
Mediocri le interpretazioni (a parte l’attore che interpreta “il Guardiano”), ma ciò non incide troppo negativamente sul risultato finale. Apparizione fugace per una Eva Henger in topless affiancata da un’altra famosa pornostar (peraltro tra le più belle e procaci della “compagnia”).
Fotografia psichedelica, scenografie un po’ povere (forse si sarebbero potute sfruttare in modo da rendere ancor più onirica la visione). Inquietanti gli effetti sonori, bene la colonna sonora.
In definitiva un film da vedere per chi cerca qualcosa di diverso dal solito e per chi è avvezzo con B-Movies che fanno della bizzarria il loro punto di forza. Sarà rivalutato in futuro. Onirico. Voto: 8
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