Regia di Gus Van Sant vedi scheda film
Per essere di Van Sant è anche un bel film. Certo che il (non) finale è tanto illogico quanto è banale e telefonata la storiella d'amore con la più bella del liceo, buttata dentro probabilmente solo per allungare la trama. Bei toni, bei colori, ralenty e fuori fuoco come piovessero (ma qui si indaga nella mente e nei sensi di colpa di un ragazzino, ci può stare), una scena cruda che nemmeno Tarantino, bella anche la caratterizzazione di Alex; la nota peggiore sta nell'assoluto protagonismo del montaggio, come accade spesso nei film odierni pseudocerebrali o eccessivamente naif. Considerando la durata modesta (80 minuti, finalmente di questi tempi qualcuno che sa contenersi), si può anche fare lo sforzo di vederlo.
Un ragazzino causa accidentalmente la morte di una guardia giurata. Le indagini lo sfiorano e in lui aumenta l'inquietudine.
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