Alex è uno skater adolescente e, insieme a un amico, si reca a Paranoid Park, un parco intorno al quale ruota un'umanità mista e non del tutto rassicurante. Affascinato dal posto, vi torna da solo una notte fatale, durante la quale una serie di eventi - che culminano nella morte tremenda di un custode - segneranno inesorabilmente la sua esistenza.
Note
I giovani di Gus Van Sant sono cresciuti, anche se ancora sedicenni. Se _Paranoid Park_ riflette _Elephant_, lo distorce pure, e non per rilevare chissà quale orrore, ma anzi per tamponarlo una volta per tutte. L’irrazionalità del gesto ora ha – forse paradossalmente – un che di solare.
Gus Van Sant continua magnificamente a esplorare la sua visione del mondo giovanile attraverso un'estetica originale e ricercata: così come in Elephant, il quotidiano è mostrato in tutta la sua alienante vacuità e gli adolescenti nella loro incapacità di reagire alle tragedie poiché privi di figure di riferimento che li guidino nella crescita. 8,5
C'è un ragazzo con lo skateboard,che pensa,scrive,cammina,poi si arriva alla scena del fattaccio,tutto al rallentatore.Unico pregio di questa specie di film è che è breve e il ragazzo parla poco.voto 0
Van Sant aveva già detto tutto con Elephant, qui ne produce un sequel patinato assolutamente inutile, un po' come aveva fatto con Scoprendo Forrester, copia sbiadita di Will Hunting.
Saggio breve sulla colpa endemica nordamericana che di universale trasmette soprattutto la tendenza a lavarsi la coscienza davanti all'irreparabile. Voto: 5
film discreto, ma un passo inditro rispetto a elephant. i personaggi rimangono poco delineat sullo sfondo, e non si riesce a "farsi prendere" dal film. buona la regia
Paranoid Park è una famosa pista di skateboard frequentata da un'umanità varia e consapevolmente emarginata. Alex (Gabe Nevins) è uno skater ed è uno dei tanti ragazzi affascinati da questo posto. "Una delle cose delle del Paranoid Park sono i tipi che stanno li a skeitare. Si sono costruiti tutto da soli, senza permessi. Hippy con la chitarra, girovaghi… leggi tutto
Gus Van Sant prosegue il suo viaggio fra i banchi di scuola dell'America contemporanea iniziato con "Elephant" e ci racconta un'altra storia di giovani alle prese con un episodio di violenza che esplode improvvisa e inaspettata, questa volta però si sofferma nel descrivere più approfonditamente l'indole del protagonista della storia e attraverso i suoi occhi arriva a tracciare un'immagine… leggi tutto
Sguardi muti, primissimi piani ed infiniti silenzi. Questo film che ha suscitato l'entusiasmo pressochè plebiscitario della critica a me non ha convinto. Sarà che non sono mai stato un affezionato estimatore di Gus Van Sant e del suo modo di fare cinema? Può essere. Se devo essere sincero, però, non posso negare che certe immagini possiedono un fascino indiscutibile: per esempio il giovane… leggi tutto
Gus Van Sant vuole raccontare un modo di sentirsi diverso, incompreso, altro rispetto alla realtà che ci circonda, e per farlo cala totalmente il proprio sguardo al livello del suo protagonista, Alex, non a caso uno skater, un adolescente, un emarginato; l’incompatibilità con l’ambiente che lo circonda si traduce visivamente nella grana nostalgica, quasi sognante, di un…
Prosegue il mio diario...con le visioni di Giugno (Film ordinati per anno di uscita). Continua il viaggio nella storia del cinema, dai primi di Fellini agli Spider-Man di Raimi, dai nuovo cinema tedesco ai…
Avvertenza: non ho la pretesa né la presunzione che questa possa essere una lista di sconsigli, perché ognuno ha le proprie idee e i propri gusti riguardo al cinema. Si tratta al contrario di una…
Teen-movies, quanti ne abbiamo visti! Molti associano il tema esclusivamente alle goliardate un po’ screw del genere American Pie, su cui non ho intenzione in questa sede di esprimere alcun giudizio. Esiste in…
“Alex è uno skater adolescente e, insieme a un amico, si reca a Paranoid Park, un parco intorno al quale ruota un'umanità mista e non del tutto rassicurante. Affascinato dal posto, vi torna da solo una notte fatale, durante la quale una serie di eventi - che culminano nella morte tremenda di un custode - segneranno inesorabilmente la sua esistenza.”
…
- “ Non so se mi sento pronto per Paranoid Park...”
- “ Nessuno è mai pronto per Paranoid Park”.
Questo è uno dei dialoghi più interessanti di Paranoid Park, film di alta qualità, diretto da Gus Van Sant. Già solo a leggere il nome del regista, si capisce che non siamo di fronte ad una pellicola qualsiasi, ma ad un film…
Il Paranoid Park è lo skate-park più stracazzuto che ci possa essere nelle zone di Portland. Nessuno è mai veramente pronto per il Paranoid Park, in particolare Alex, un sedicenne non ancora all'altezza dei suoi amici skater. Il povero ragazzo affronta una prova delirante, quando commette lo sbaglio più grande che potesse fare. Ci saranno delle conseguenze.…
Perché andiamo al cinema? ... Perché ci crogioliamo sul nostro divano per vederci un bel Home Video? ... Ci sono mille motivi! Il cinema fa sognare, ma si gusta, si riesce a interpretare perché il…
TRAMA
Alex è un sedicenne originario di Portland, nell'Oregon (città natale di Van Sant), appassionato di skateboard. I suoi genitori sono in procinto di separarsi, ma lui comunque non vive in una condizione economica depravata e dimostra anche di avere una certa intelligenza e comprensione nei confronti della madre e del padre. Un giorno, insieme ad suo amico, inizia ad andare al…
Fin dalle origini del cinema sono state due le figure emblematiche, usate e riutilizzate in ogni contesto per rappresentare la grande novità dell’immagine in movimento. In seguito sono diventate figure…
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Commenti (17) vedi tutti
Gus Van Sant continua magnificamente a esplorare la sua visione del mondo giovanile attraverso un'estetica originale e ricercata: così come in Elephant, il quotidiano è mostrato in tutta la sua alienante vacuità e gli adolescenti nella loro incapacità di reagire alle tragedie poiché privi di figure di riferimento che li guidino nella crescita. 8,5
commento di rickdeckardBrutto, pesante, pessimo. Voto: insufficiente!
commento di Yusaku87Film di alta qualità diretto da Gus Van Sant. Visione fortemente consigliata.
leggi la recensione completa di boychickNon è un brutto film, ma nemmeno un film necessario. Stento a capire perché venga osannato da molti.
commento di Utente rimosso (rolandinno)C'è un ragazzo con lo skateboard,che pensa,scrive,cammina,poi si arriva alla scena del fattaccio,tutto al rallentatore.Unico pregio di questa specie di film è che è breve e il ragazzo parla poco.voto 0
commento di wang yuRitratto fedele (e neutrale) dei giovani d'oggi tra pregi e difetti, ma il film lascia freddini.
commento di moviemanVan Sant aveva già detto tutto con Elephant, qui ne produce un sequel patinato assolutamente inutile, un po' come aveva fatto con Scoprendo Forrester, copia sbiadita di Will Hunting.
commento di Tex MurphyVoto 7. [15.01.2011]
commento di PPGus Van Sant firma l'ennesimo film intelligente, lucida e sensibile analisi dello spaesamento collettivo di molta gioventù. Voto: 8,5
commento di BobtheHeatSaggio breve sulla colpa endemica nordamericana che di universale trasmette soprattutto la tendenza a lavarsi la coscienza davanti all'irreparabile. Voto: 5
commento di colonel blimp5
commento di arcarsenal79Delicatissimo e intenso. Poetico e denso di riferimenti letterari. Miglior film del 2007, secondo me.
commento di saturaBel film, la trama non è molto articolata ma la regia e le interpretazioni sono ottime…voto8
commento di ciclista88Un film che ho apprezzato, ma che mi ha lasciato un po' interdetto nel finale. Complessivamente positiva la prova del protagonista. 6,5
commento di cippagsCon questo film Gus Van Sant rende inutile la storia e si sposta sul piano della pura estetica. Conclusivo e classico, come la statua di un dio greco.
commento di pacefilm discreto, ma un passo inditro rispetto a elephant. i personaggi rimangono poco delineat sullo sfondo, e non si riesce a "farsi prendere" dal film. buona la regia
commento di celticvan sant ci regala un altro capitolo di grande cinema interiore, tecnicamente superbo.
commento di redrum80