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Grindhouse. A prova di morte

Regia di Quentin Tarantino vedi scheda film

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La recensione su Grindhouse. A prova di morte

di giurista81
4 stelle

Cocente delusione quest’ultimo lavoro di Tarantino che affonda in continue parolacce e in dialoghi interminabili che ruotano attorno alle stesse e continue banalità (personaggi femminili l'uno copia dell'altro). La sceneggiatura è stringatissima e diluita al più non posso (insomma, strano a dirsi, ma questa volta ci si annoia).
Il film ha qualche impennata quando entra in scena Kurt Russell (perfetto per la parte), ma purtroppo questo non lo salva dalla mediocrità. Gustoso il primo incidente (splatter a go go), niente male il balletto di lap dance, bello (per quel significato malinconico che solo un amante di B-Movie può comprendere) il monologo di Russell quando parla di come venivano messi in scena gli incidenti automobilistici nei vecchi films, poi il vuoto. Regia a tratti stucchevole con Tarantino (feticista come non mai) che esagera nell’inquadrare piedi e fondo schiena femminili.
Citazioni a “Italia a Mano Armata”, “La polizia ha le mani legate” e “L’uccello dalle piume di cristallo” con i sound track riproposti nella seconda parte di film. Bene le interpretazioni, ottimo Kurt Russell.
Nel complesso mediocre e poverissimo di contenuti. Voto: 5+

Cosa cambierei

Come minimo, bisognerebbe tagliare dai 30 ai 40 minuti di girato. Poi taglierei anche un po' di parolacce, non per fare il puritano; alla lunga irritano (possibile che tutti i personaggi si esprimino nello stesso modo?).

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