Regia di Ethan Coen, Joel Coen vedi scheda film
Non è un paese per vecchi recita il titolo di questo film ma a vederlo sembra che quello visto su schermo non è un paese neanche per giovani tante e tali sono le cose che accadono in questo film....I Coen rileggono i generi trasfigurandoli con il loro stile inconfondibile fatto di accelerazioni improvvise di violenza e di dialoghi esplicativi di disagio ,di venature grottesche quasi al limite del comico e vilenza cieca in cui non vengono risparmiati neanche gli animali.E sicuramente non è azzardato il paragone con Fargo.Questo film è come un Fargo visto allo specchio,mentre quello era sepolto tra le nevi e il ghiaccio del Minnesota, qui è il deserto del Texas a farla da padrone con le sue strade dritte che finiscono chissadove,il sole che spacca le pietre,il caldo soffocante,i cappelloni a larghe falde e gli stores in cui compri dagli stivaloni al fucile senza che nessuno ti faccia una domanda che è una.E ci sono i personaggi :i Coen scelgono di narrare parallelamente le vicende dei tre personaggi che si intersecano giocoforza tra di loro raggiungendo una fluidita'narrativa sorprendente che forse non avevano mai avuto.C'è il reduce del Vietnam(Brolin) sveglio di mente e di fucile che si imbarca in una storia piu'grande di lui fregandosi una valigetta di narcotrafficanti con un bel gruzzoletto(la sua personalissima versione del sogno americano),c'è il killer psicopatico(un Bardem che è l'incarnazione mefistofelica del male) dalla pettinatura astrusa e con un'arma astrusa ,un compressore con attaccata una bombola di ossigeno, usata indifferentemente per far saltare serrature o bucare teste e c'è il poliziotto invecchiato e disilluso(un Jones che mette in bella mostra il rilevante numero di rughe che gli attraversa il volto) a cui il killer ha ammazzato un figlio che dosa pillole di filosofia e saggezza di continuo.La violenza viene ad ondate improvvise quasi a tradimento(vedi le gesta del killer dal primo omicidio strangolando il poliziotto con le manette agli ultimi lasciati fuori campo),c'è un viavai sul confine tra USA e Messico che mi ha rimandato alla mente L'infernale Quinlan di Welles,non c'è un personaggio fuori luogo,i volti sudati fanno trasparire vera tensione e il finale che arriva inaspettato lascia veramente a bocca aperta...i Coen sono tornati e sono piu'forti che mai,giusto premiarli con una manciata di Oscar anche se a loro probabilmente freghera'poco o nulla ,tanto sono sempre andati per la loro strada.....
la moglie di Moss dimessa e spaesata
particina ma importante..non male
una raffigurazione potente di un killer mefistofelico
bravo
un poliziotto che è il contrario dell'archetipo del ranger texano
ottima regia
ottima regia
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