Regia di Aleksandr Sokurov vedi scheda film
Emma è una donna di mezza età dalla personalità scostante e inquieta. Il profondo disagio esistenziale di cui soffre è causato dal fatto che si sente insoddisfatta della vita che conduce. Infelicemente sposata con un medico, col passare dei giorni Emma diventa sempre più lunatica e intrattabile: per cercare di sfuggire alla sua triste condizione, non esita a tradire il marito prima con un uomo che la illude di portarla via con sé, poi con un ragazzo neolaureato che però la scarica senza rimpianti non appena lei osa chiedergli dei soldi in prestito per saldare un debito contratto con un losco commerciante. Il finale, inevitabilmente, sarà tragico.
Libera rilettura di "Madame Bovary" di Gustave Flaubert ad opera però di un Alexander Sokurov non al massimo del suo genio. Il maestro russo, infatti, in questo caso delude: sembra quasi che sia rimasto intrappolato nella complessità del testo dello scrittore francese, senza quindi riuscire quasi mai a farlo veramente suo. Il difetto principale del film è sicuramente l'eccessiva durata: 170 minuti sono francamente troppi; perfino lo spettatore più paziente rischierebbe di annoiarsi, soprattutto nella parte finale, esageratamente dilatata. Tra l'altro, per colpa dell‘eccessiva durata, si rischia inoltre di perdere l'indubbia forza del personaggio di Emma, donna dallo spirito libero in perenne conflitto con il mondo che la circonda; quello di Emma è un personaggio complesso e affascinante, che però necessitava di un trattamento teso a valorizzarne appieno tutte le sfumature di cui è dotato, cosa che invece al regista russo è riuscita soltanto in parte.
Siccome Sokurov è sempre... Sokurov, ovvero un genio assoluto, la pellicola - nonostante i difetti precedentemente elencati - possiede comunque un certo fascino, grazie soprattutto alla rapinosa bellezza dei fenomenali piani-sequenza di cui egli è capace. Rimane però un film riuscito a metà, consigliato quasi esclusivamente a chi ha già un certa dimestichezza con il cinema di Sokurov. Chi invece non avesse mai visto un suo film, per cominciare è meglio che prima di "Salva e custodisci" si veda pellicole come "Madre e figlio", "Arca russa", "Il sole" e "Toro"; questi sì che sono capolavori che rendono giustizia all'immenso talento di Sokurov.
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