La passione per il gioco d'azzardo e un'ingente somma da pagare entro 24 ore spingono lo sfortunato Tony a tentare il furto di un'automobile. Caso vuole che a coglierlo sul fatto sia Liza Davis (Carmen Di Pietro), la proprietaria della vettura che in breve tempo lo trasformerà nel suo oggetto di piacere, rendendolo schiavo delle sue insaziabili voglie sessuali.
Note
Joe D'Amato decide di sfruttare la (allora) notorietà di Carmen Di Pietro e basa tutto il film sulla sua prova attoriale (se così si può chiamare), spogliandola per tre quarti della vicenda. Sceneggiatura inesistente e dialoghi demenziali completano il quadro. Elementi thriller decisamente risibili.
Improponibile al pubblico.La signora Paternostro solo per la raccomandazione del suo defunto marito ( con la cui pensione di riversibilita’ campa tutt’ora)e’ finita con le sue esponete nudità davanti ad una macchina da presa.
Uno dei punti più bassi del cinema italiano.
Dopo un quarto d'ora il film è finito, e già ci si è perfino dilungati nei dettagli ininfluenti. Figuriamoci arrivare a un'ora e mezza in questo modo, senza una trama vera e propria e con un manipolo di interpreti canini fra cui svetta la primadonna Carmen Di Pietro, nuda in ogni scena compaia. Scritto da Roger Fontaine e Vincent Rooster (in realtà Bruno Fontana e Steve Morelli, esperti nel… leggi tutto
Dopo un quarto d'ora il film è finito, e già ci si è perfino dilungati nei dettagli ininfluenti. Figuriamoci arrivare a un'ora e mezza in questo modo, senza una trama vera e propria e con un manipolo di interpreti canini fra cui svetta la primadonna Carmen Di Pietro, nuda in ogni scena compaia. Scritto da Roger Fontaine e Vincent Rooster (in realtà Bruno Fontana e Steve Morelli, esperti nel…
L'unico merito va alla fotografia (esterni a New Orleans) e alla ritratto in stile "anni 80 italiani", il resto è il nulla totale fatto film. Sembra che ci siano 3 scene e vengano ripetute le stesse per 90 minuti. Prodotto dalla famigerata Filmirage, di proprietà dello stesso regista.
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Improponibile al pubblico.La signora Paternostro solo per la raccomandazione del suo defunto marito ( con la cui pensione di riversibilita’ campa tutt’ora)e’ finita con le sue esponete nudità davanti ad una macchina da presa. Uno dei punti più bassi del cinema italiano.
commento di MARPESSATO61