Regia di Neil Jordan vedi scheda film
Patrick Kitten Braden è il creatore di un mondo alternativo (lui va a fare colazione su Plutone), è il punto di vista che il regista N. Jordan adotta e fa adottare (per l'appunto) allo spettatore, che diventa il visitatore di una dimensione favolistica parallela agli eventi storici (i conflitti tra Irlanda e Regno Unito). Patrick vive a modo suo, spiazzando tutti con la sua sincerità e spontaneità che sconvolge ogni costruzione e comportamento categorizzato. Essendo frutto di una relazione clandestina di un sacerdote, è già qualcosa di scomodo, poi le sue inclinazioni omosessuali, perdipiù dagli atteggiamenti femminili, lo rendono un personaggio al limite di ogni cosa, una forza incontrollabile, libera, sprovveduta, ingenua ma capace di resistere per mezzo della fantasia, del candore, della dolcezza, della speranza, della ricerca e del sogno, della comprensione (è l'unico, o quasi, che ama veramente il ragazzo handicappato del villaggio, quando poi è in fin di vita dopo l'esplosione di una bomba si preoccupa solo delle calze strappate, o quando deve fare le pulizie di casa le fa alla lettera eliminando ogni arma inutile).
La favola di Jordan/Patrick vive di ironia, umorismo, glamour, leggerezza e dolore in un impasto agrodolce. C. Murphy è un deliziosissimo portento di sensualità, grazia e raffinatezza, un esile corpo di porcellana dalle movenze calibrate, sguardi puri, labbra che sbocciano ad ogni parola. Peccato solo per gli stucchevoli e superflui interventi "fumettistici" degli uccelli animati e il non eccelso doppiaggio italiano. 7 1/2
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