Regia di Zhang Yimou vedi scheda film
Un grosso mattone tutto ricoperto d'oro ma macchiato di sangue, mi sembra questa la migliore definizione per questo film.
La cosa mgiliore sono le architetture, le musiche, i costumi (soprattutto quelli femminili) e lo sfarzo che debbo pensare fossero tipici della corte imperiale cinese del secolo X. Quella peggiore i combattimenti in stile arti marziali, un po' ttroppo dilungati ed estesi a tutti indistintamente (uomini e donne che chissà quanta parte della loro giornata dovevano allenarsi per arrivare a certe prestazioni!!!).
Niente da dire sulla strage di soldati - almeno diecimila - che si consuma nei giardini del Palazzo imperiale; nè sul lento avvelenamento della moglie da parte dell'Imperatore all'origine della strage e sul dramma della stessa moglie, che subisce l'avvelenamento con piena consapevolezza. La storia ed il potere una volta erano così: vivevano soprattutto nutrendosi di sangue, in abbondanza. Benchè qui alla fine la famiglia Imperiale ne risulti distrutta, o meglio autodistrutta, il che non fa certo parte delle logiche Occidentali. Almeno la famiglia, e l'amore materno e paterno, pensavo che fossero dei valori anche nella Cina del tempo. Che davvero non lo fossero, francamente, mi lascia piuttosto perplesso.
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