Regia di Zhang Yimou vedi scheda film
Sull’onda lunga dei successi precedenti, Zhang Yimou si confronta nuovamente con un genere (wuxia) che lo ha reso famoso anche in Occidente.
Questa volta però l’estetica delle forme (si pensi allo sfacciato sfarzo dei costumi, nonché alle suggestive scenografie, entrambi immersi in un’esasperata - ma affascinante - fantasmagoria di colori) è messa al servizio di una trama poco solida, tutta incentrata sugli sviluppi - poco coinvolgenti - di alcuni ignobili intrighi di palazzo.
Siamo ben lontani dall’essenzialità etica di Hero.
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