Regia di Zhang Yimou vedi scheda film
E' classificato come wuxia, ma effettivamente le scene di combattimento sono molto poche, forse lo definirei più un dramma familiare.
La storia si sviluppa attorno alla famiglia imperiale, composta da un imperatore tiranno, manipolatore e narcisista, sua moglie l'imperatrice, e i tre figli (di cui il primogenito è figlio di un'altra donna).
Il racconto è comunque ricco di colpi di scena, anche se in alcuni contesti gli escamotage narrativi sono piuttosto ambigui. Primo fra tutti, la relazione fra l'imperatrice e il primogenito figliastro, della quale vi è un piccolissimo riferimento ad un certo punto del film e che poi viene utilizzata per spiegare diverse dinamiche. O il figlio più piccolo che si rivela essere invidioso del primogenito, e lo uccide a sangue freddo organizzando una mini rivolta contro suo padre.
La storia aveva di base un'idea che avrebbe permesso al regista di indagare a fondo temi familiari che sarebbero risultati interessanti, come il vuoto della figura materna che Wan cerca nella matrigna, o la competizione fra i figli alimentata dal narcisismo del padre. Si è dato, invece, molto spazio all'elemento della rivolta e ai crisantemi, che è effettivamente ciò che ha dato le fondamenta alla trama del film, con un esito che risulta - dal mio punto di vista - piuttosto propagandistico (è infatti uno dei film cinese con il budget più alto della storia).
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