Regia di Gore Verbinski vedi scheda film
Per liberare Jack Sparrow, imprigionato da Davy Jones in un limbo, Barbossa, Turner ed Elizabeth cercano di mettere in piedi una specie di Coalition of the Willing con filibustieri d?ogni oceano. Però tutti tradiscono tutti, e nessuno fa i conti con l'Olandese volante e la Compagnia delle Indie. Pirati dei Caraibi - Ai confini del mondo è come il re nudo della favola: nessuno denuncia con giusta forza l'evidenza. Che è, nella fattispecie, un'insultante sceneggiatura zeppa di incoerenze e inutilmente ingarbugliata. Per fare un esempio: il varco dei "confini del mondo", che dovrebbe essere come da titolo uno dei momenti topici, viene risolto come si trattasse del salto di una cascatella. Tra le sconnessioni narrative, invece: Naomi Harris (Calypso) che a un certo punto si ritrova al gabbio praticamente senza un perché, la confusione che circonda la maledizione dell'Olandese, i repentini e inspiegabili destini di vari, troppi personaggi... Non è che gli autori abbiano voluto sondare quanto siano di bocca buona gli spettatori? È possibile che alla fiction Tv si chieda una complessità estrema e dai blockbuster si accetti qualunque insulsaggine? Con questo terzo episodio, Verbinski & Co. neutralizzano l'unico anarchico della Peggio Hollywood - il Jack Sparrow di Depp - e tra ammiccamenti al Morricone di C'era una volta il West ai limiti del plagio, sprecano l'incursione di Keith Richards: solo tre minuti di sublime irriverenza.
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