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Pirati dei Caraibi. Ai confini del mondo

Regia di Gore Verbinski vedi scheda film

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La recensione su Pirati dei Caraibi. Ai confini del mondo

di Lina
2 stelle

Con questo terzo capitolo della saga ormai si è arrivati alla frutta. Tutto cade irrimediabilmente nella banalità e nella ridondanza. Neppure il personaggio di Jack Sparrow ha molto da raccontare od offrire se non le sue solite smorfiette ed espressioni buffe, da cartone animato.

 

Accattivante e divertente soltanto la parte iniziale, in cui Sparrow si ritrova in una sorta di limbo, vittima di un'incontrollabile replica di se stesso. Innumerevoli suoi sosia sembrano impegnati ognuno nella propria mansione, finché non si riesce a comprendere chi sia il pirata “originale”.

 

Lo stile è paradossale, eccessivo e poco ispirato.  

 

La trama è pessima e non sviluppata con cura ed eleganza come nel primo episodio, ma si rivela lenta e prolissa, scivolando in una noia mortale attraverso sequenze di scarso interesse e una narrazione dark farraginosa, che s'ingarbuglia su se stessa al punto tale da rendere difficoltosa la visione anche agli spettatori meno esigenti.

 

La sceneggiatura è povera di spunti, chi l’ha scritta non sa più cosa inventarsi per risultare ancora interessante, così rovina il buon ricordo di quella del primo capitolo. L’incipit iniziale della saga aveva un senso, i seguiti non tanto, specialmente questo.

 

Due ore e mezza di film senza né capo né coda, a mio avviso sono troppe. L’attenzione cala ancor prima della fine del primo tempo e non ci sono elementi validi che riescono a risollevarla. Inoltre, la messa in scena appare senz’anima, non emoziona. Neppure la storia d’amore tra Elizabeth e Will (divenuti inspidi ormai) riesce più a coinvolgere perché viene rovinata anch’essa dai sensi di colpa e da una separazione inutile, studiata giusto per cambiare un po’, ma… lasciare tutto com’era, no?

 

C’era davvero bisogno di un terzo episodio così brutto e cupo?

La Disney dovrebbe smetterla di produrre sequel di questo tipo, non se ne può più.

 

Johnny Depp rimane ormai è l'unico motivo d'interesse del film. Lo si guarda solo per la sua presenza, ma riciclarsi all'infinito in un ruolo che ha dato già tanto, è inopportuno anche per lui.

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