Regia di Vittorio Cottafavi vedi scheda film
All'inizio del Novecento in un convento francese viene istituito un processo per la beatificazione di una suora, Teresa, devota al bambino Gesù. Altre suore, che l'hanno conosciuta in vita, ne testimoniano la figura umana e religiosa.
In realtà Santa Teresa del bambino Gesù è un personaggio religioso noto quasi soltanto in Francia: l'idea di Cottafavi di fare un film sulla sua vita in Italia nel 1967 suona assurda perfino mezzo secolo più tardi e difficilmente sarà mai appieno comprensibile. Il fatto è che la Rai negli anni Sessanta produceva all'impazzata sceneggiati biografici (e non solo su personaggi storici di primaria importanza) o su opere letterarie (e non solo di grande notorietà) senza stare troppo a guardare al capello, cosa di cui ci si rende perfettamente conto con questo Il processo di Santa Teresa del Bambino Gesù. Indubbiamente anche il peso del Vaticano sulla diffusione della cultura in Italia non è indifferente alla questione. Comunque stiano le cose, questa pellicola per il piccolo schermo dimostra essenzialmente due cose: che Cottafavi portava a termine qualsiasi tipo di lavoro, anche e soprattutto su commissione, anche e soprattutto senza entusiasmo alcuno; che la Rai all'epoca disponeva di un pubblico molto meno esigente di quello dei tempi nostri. La messa in scena è teatrale allo stato puro, come una sorta di kammerspiel conventuale: fortunatamente la durata del lavoro viene limitata ad appena un'ora. Sceneggiatura di Marcelle Maurette, con la traduzione di Paola Ojetti; fra gli interpreti: Enrico Ribulsi, Brunella Bovo, Tino Bianchi, Evi Maltagliati, Paolo Graziosi. 2/10.
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