Regia di David Fincher vedi scheda film
'Zodiac' è la raggelante e documentatissima cronistoria delle estenuanti ma vane ricerche del killer seriale che imperversò a San Francisco con efferati delitti a partire dal 1969 ma che, al momento in cui uscì il film e a tutt'oggi, non si ha la certezza di chi sia.
David Fincher, a cinque anni di distanza dal suo precedente lavoro - il non eccelso ma intrigante 'Panic Room' - dirige un solido poliziesco che ci fa tornare alla mente l'altrettanto pregevole 'Se7en' poiché, come in quel caso, preferisce concentrare l'attenzione più sull'aspetto investigativo che su quello criminoso vero e proprio e pertanto sui personaggi che conducono, di volta in volta, le indagini piuttosto che sui delitti, che occupano una parte importante della narrazione ma marginale dal punto di vista del minutaggio all'interno del film.
Ne esce così un'opera sconvolgente per il fatto che, contrariamente alla maggior parte di film che trattano una tematica simile, alla fine non si arrivi a una scena madre in cui la polizia arresta o inchioda con certezza il colpevole ma, al contrario, il tutto rimane nell'incertezza, cosa questa che ritengo assai inquietante ma purtroppo attinente alla realtà se solo si fa mente locale sui tanti omicidi rimasti insoluti anche nella cronaca di casa nostra.
Assistiamo così a lunghe sequenze imperniate su una miriade di elenchi con nomi da spulciare, redazioni di giornali tempestate da lettere del presunto killer, luoghi e scene del crimine dai quali i vari investigatori cercano di trarre un sospetto, un indizio per risalire all'ipotetico assassino ma quando la meta sembra vicina, tutto pare ricominciare daccapo.
Il film alterna tre protagonisti che si susseguono nella spasmodica ricerca, il giornalista con il vizio della bottiglia Paul Avery (Robert Downey Jr.), il detective Dave Toschi (Mark Ruffalo) e il vignettista Robert Graysmith (Jake Gyllenhall), le cui vite non saranno più le stesse dopo aver avuto a che fare con lo spinoso caso.
Gli atti criminosi, come già detto, occupano poco spazio nel narrato e Fincher opta per scene brusche e veloci, in cui l'omicida o è inquadrato a volto coperto o di schiena o per mezzo di un dettaglio.
Due le citazioni cinematografiche: al cinema il detective Toschi e il vignettista Graysmith si incontrano all'uscita di un cinema che proietta 'Dirty Harry' e uno dice all'altro: ''Ci hanno già fatto un film''; durante le indagini viene citato più di una volta 'La pericolosa partita' (ma erroneamente doppiato 'La preda più pericolosa' che in effetti è la traduzione in italiano del titolo del racconto da cui è tratto il film) ossia 'The Most Dangerous Game' di Irving Pichel e E.B. Schoedsack, film girato in contemporanea con il ben più celebre 'King Kong', opera a sfondo sadico che pare abbia ispirato il killer dello zodiaco.
'Zodiac' è un'opera spiazzante che acquista valore ad ogni ulteriore visione in quanto consente di cogliere i numerosi collegamenti tra la montagna di fatti, atti e persone coinvolte.
Voto: 8.
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