Regia di David Fincher vedi scheda film
VOTO 7,5 SOTTOTONO (Tv 4 Settembre 2011) La prima mezz'ora di questo Zodiac è di genere e rispetta le regole e le aspettative del filone sui serial killer, ma poi l'ago della bilancia si sposta, l'indagine, l'ossessione di capire, di scovare la verità diventa la vera essenza del film. Tutti i personaggi coinvolti nella ricerca dell'assassino si perdono, dentro e fuori, nella vita, nella società, confusi fra mille supposizioni e collegamenti, dove tutto si riapre e si richiude continuamente, trasmettendo un senso di disagio e d'impotenza davvero forte. Fincher dopo aver stupito con la spettacolarità e la presa psicologica di Seven, allestisce un gioco sofisticato e avvolgente, in cui la paura del male è tanta quanto la nostra difficoltà nel ricomporre i puzzle di delitti perfetti e beffardi. Così i riferimenti ai fatti realmente accaduti sono riusciti e simbolici, evidente riflesso di una nazione, ma anche di un'umanità, quanto mai allo sbando. Il tutto è forse un po' troppo simile allo straordinario Memories of murder di Bong del 2003, con il quale però non sfigura, utilizzando al meglio un grande cast e delle situazioni di grande presa sullo spettatore. Bella colonna sonora per 2h e 31m di tensione dove il sottotono non significa certo calo dell'attenzione e lo studio dei caratteri è più importante della soluzione dell'enigma impossibile, impossibilità che piano piano ci porta ad un pessimismo di fondo davvero incontenibile (come nel film coreano appunto).
-Come sappiamo che il documento è autentico?
-Certo che è autentico. E sai perchè? Perchè lo dice la televisione...
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