Regia di David Fincher vedi scheda film
LA NOIA È LA PASSIONE DELL'OSSESSO
Un giornalista, un poliziotto e un vignettista sono sulle tracce di Zodiac. Sadico, esibizionista, astuto, millantatore, il serial killer avvelena la vita ai suoi inseguitori. Spalmata su una trentina d'anni la caccia diventa sempre più ossessiva e irrazionale; “Anni ad inseguire un uomo che ha ucciso un pugno di persone mente tutte le notti in questo paese ne fanno fuori a dozzine” Perché si sta parlando del male assoluto, del turbamento profondo che suscita in noi. Le riprese dall'alto, i campi lunghi suggeriscono la vastità degli spazi al di la da essi, cioè in questo caso la libertà di movimento, i tanti nascondigli, le infinite occasioni di uccidere e fuggire; quando la libertà di qualcuno diventa la condanna di qualcun'altro. La trama procede per indizi secondo una regola abusata e molesta specie per chi, come me, fatica a memorizzare i nomi. Peggio, i tre protagonisti sono stereotipati e irrilevanti. L'eleganza formale appoggia qualche discreta sequenza d'azione ma altrove la noia impera.
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