Regia di Billy Ray vedi scheda film
Ingenuo, infantile, insipido. Tratto da una storia vera con l'impressione di un corroborante gonfiaggio in celluloide per renderlo meno dozzinale. Con catastrofico effetto boomerang. La colpa ricade principalmente su una regia priva di mordente, con trovate risaputissime e suspence cloroformizzante, ma i due protagonisti si adattano con estrema attitudine all'anonimità assoluta: Phillippe fa rimpiangere addirittura i peggiori Matt Damon, mentre Cooper, nel ruolo di perfetta spia, si fà infinocchiare come un dilettante mantenendo un costante cipiglio regolato forse all'art. 3 del contratto con la casa cinematografica. Grossa delusione per questo, da più parti definito, contraltare di The good Sheperd (altra opera da decifrare). Qui almeno c'è poco da decifrare, e anche da cifrare...
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