Regia di Billy Ray vedi scheda film
il recensore di Film tv ha posto l'accento sulle analogie di questo film con lo splendido Le vite degli altri...Mi permetto umilmente di dissentire perche'se è vero che il film tratta il tema dello spionaggio della vita altrui come lo splendido film tedesco,al mio occhio è balzata una analogia ancora piu'evidente:quella col film di De Niro The good Shepherd.Si parla sempre di servizi segreti ,di spie,di deviazioni,di gente che nominalmente lavora per il bene del proprio Paese ma in realta'fa molto d'altro .Ora mentre De Niro ambiva ad un discorso piu'universale e cercava di raccontare un pezzo di storia dell'America di oggi,non centrando l'obiettivo per tutta una serie di motivazioni non ultima la durata fluviale che annacquava tutto il discorso,qui Billy Ray sceglie una dimensione piu'privata,piu'attaccata ai personaggi(pochi)che fa visualizzare,che mette a nudo di fronte agli spettatori.E sforna veramente un bell'esemplare di thriller psicologico,girato in corridoi anonimi e che puzzano di muffa lontano un miglio,non scegliendo un punto di vista,ma facendo una cronaca pedissequa dell'indagine e del rapporto tra i due protagonisti.E tira fuori pure una bella sequenza in crescendo di suspense(quando i due stanno tornando alla casa base e gli agenti hanno smontato pezzo per pezzo la macchina dell'agente Hanssen)incastonata in un progressivo deteriorarsi delle certezze del giovane agente contrapposte alle sicurezze dell'altro.La fotografia è virata al grigio per sottolineare l'angustia di certi ambienti,gli attori sono assolutamente favolosi....
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