Regia di Olivier Dahan vedi scheda film
Edith Piaf non è un personaggio facile da affrontare in sede di biopic.pur avendo vissuto solo 48 anni ha sempre fatto parlare di se con le sue scelte azzardate,i suoi amori impossibili,la sua voce celestiale,eh si che era proprio un passerotto con delle corde vocali d'acciaio inossidabile.Come porci di fronte al film di Dahan?Dahan ha fatto un film dal budget importante e ha avuto la fortuna di avere una prova strepitosa da un attrice poco accreditata,la Cotillard,che si spinge verso una mimesi totale,impressionante il trucco e impressionante l'andatura che riesce a replicare perche'la vera Edith era martoriata dall'artrite e sembrava ancoraa piu'piccola e decisamente piu'vecchia di quello che era.Questo è un film formalmente ben riuscito,che appaga decisamente l'occhio con ricostruzioni d'epoca puntigliose e l'orecchio con tutte le canzoni della vera Piaf.Allora che c'è che non va?Difficile dirlo,ma è un kolossal europeo che ha il vizio dei kolossal europei:il budget faraonico ha dato il via a un film di durata considerevole ma che ha l'aspetto di un polpettone esangue,a me personalmente sembra che non abbia colto l'essenza della Piaf,il perche'di questa inquietudine,insoddisfazione,una brama per qualcosa che non esiste o non è ben definito,il mistero nascosto in quello scriccioletto che cantava cosi'divinamente.Ecco sembra che Dahan abbia piu'voluto curare la forma del film piuttosto che la sostanza,credo che la Piaf fosse ben altro....
non male
brava
col pilota automatico
non male
impressionante e Oscar strameritato
gli attori sono splendidi ma forse non è farina del suo sacco
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