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La vie en rose

Regia di Olivier Dahan vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su La vie en rose

di zombi
8 stelle

sembra un romanzo a puntate su un giornaletto da parrucchiera, se non mi sembrasse di minimizzare le tribolazioni di un'essere umano che ha vissuto fino a consumarsi troppo rapidamente. devo ringraziare un'amica che ha insistito, fosse stato per me probabilmente non l'avrei mai visto. sui biopic ci vado sempre coi piedi di piombo. e poi insomma, la mome era tutto meno che bella, invece la cotillard è la strafiga che fa innamorare russell nè la buona annata. mi sembrava una burla. e difatti a tratti mi sembrava di rivedere la prova "da oscar" di charlize theron in monster. sembrava un fumetto, una caricatura. e poi pian pianino, entrando nel fortunatamente lungo film di dahan questa sensazione passa e si entra completamente nel personaggio della piaf. io non so dire se tecnicamente è un buon film. so solo che emozionalmente e visivamente è un ottima film e che la prova della cotillard è eccelsa. ciò detto, io della piaf non so se niente se non che è la cantante di la vie en rose e je ne regrette rien. addirittura sembra una soap talmente è esagerata la sfiga che perseguita quel passerotto dalla voce uguale solo a se stessa. goffa, impacciata, bruttarella, ma passionale della vita in tutte le sue sfumature. madre, moglie e amante. non si è risparmiata nulla, nemmeno i complimenti di una commossa marlene dietrich. ed è forse per questo che si poteva permettere di cantare alla fine della carriera e della vita je ne regrette rien. poichè dalla vita tutto aveva avuto, solo doveva durare un pò di più. ma comprensibilmente non aveva saputo reggere e per far tacere il dolore che la assordava è divenuta drogata, come la holliday che risaltava alle sue spalle in una scena, e di quella droga è morta, distrutta. un film che non sai se è lui ad entrarti dentro o se sei tu a penetrare in lui. bigger than life, un personaggio da mitizzare finanche, fino a chiedersi se è veramente esistita o se è il parto dell'esagerazione di una storia da poco. e per un pò rimarranno le immagini della cotillard rattrappita che sembra una novantenne o quanda canta per l'ultima volta con gli occhioni di fuori e la boccuccia da fumetto anni trenta. grande!

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