Regia di Stanley Kubrick vedi scheda film
Film di guerra, ne sono attratto di rado ma in questo caso, trattandosi del primo lungometraggio di un ventitrenne, non ho potuto fare a meno di vederlo. Senza pretendere molto, dal momento che lui stesso ammise che era stato «un tentativo serio realizzato in modo maldestro». Però... si chiamava Stanley.
(La troupe e il cast di Paura e desiderio. Nell'immagine è assente Virginia Leith che probabilmente stava scattando la fotografia)
PAURA E DESIDERIO (1952)
Sono arrivato per puro caso alla visione di questo film (cercavo, inutilmente, un film italiano del 1946 intitolato "Desiderio", diretto da Marcello Pagliero e Roberto Rossellini) e non potevo far altro che soffermarmici visto che si trattava di un film di Kubrick e anche che la durata di soli 61 minuti era giusto il tempo di cui disponevo stamane. Ne è valsa indubbiamente la pena.
Naturalmente, trattandosi del primo cortometraggio di cotanto Maestro, è stato già sviscerato da un bel numero di recensioni (25) di cui 11 positive e 11 sufficienti (in linea appare quindi il voto medio - 6,5/10 - che hanno espresso sinora 116 coutenti).
Ne ho lette soltanto alcune di ciascuno dei due gruppi e vorrei invitarvi a fare altrettanto (commenti compresi) perchè quasi tutto quel che potrei scrivere io è già stato detto meglio.
Non solo: Wikipedia pure ne tratta in modo eccezionalmente approfondito e mi sembrerebbe davvero sbagliato non approfittarne:
https://it.wikipedia.org/wiki/Paura_e_desiderio
Perchè dunque non solo aggiungere una ventiseiesima opinione ma addirittura iniziare con la nota "contiene spoiler"?
Essenzialmente perchè - da Wikipedia - traggo una trama, davvero ben fatta, non eccessivamente sintetica, che desidero far conoscere convinto come sono che ciò sia utile a chi legga tali recensioni e comunque non danneggi l'eventuale visione del film (che auspico per cui fornisco qui subito il link per arrivarci comodamente).
https://www.youtube.com/watch?v=UlUG0kCzS0M
Aggiungo che si tratta di una copia - in italiano - ottimamente restaurata (qualcuno dei recensori pure potrebbe esserne interessato avendone visionata anni fa una mediocre non tale da mettere in risalto la fotografia, anch'essa curata direttamente da Kubrick).
Peraltro la completezza della scheda di Wikipedia è dimostrata anche dal fatto che essa offre tra l'altro la possibilità di accedere a "Fear and Desire" in versione originale, riservata a chi conosca bene l'inglese, cosa indispensabile in un'opera come questa in cui è tanto il parlato (anche espressione dei pensieri, spesso) e dunque è fondamentale capirlo non approssimativamente.
Ecco dunque la TRAMA:
" Durante una guerra fra due nazioni non identificate, un aeroplano che trasportava quattro soldati (il tenente Corby, il sergente Mac e i soldati semplici Sydney e Fletcher) è precipitato sei miglia dietro le linee nemiche. I quattro uomini, tutti sopravvissuti, giungono a un fiume e costruiscono una zattera sperando di poter raggiungere il loro battaglione attraverso il corso d'acqua. Corby e Mac scorgono col binocolo un generale nemico che dimora in una caserma con un gruppo di soldati sulla sponda opposta del fiume. I due vedono inoltre un aeroplano che potrebbe essere impiegato per la fuga. Durante la notte scorgono una baracca con dei soldati nemici all'interno e li uccidono senza pietà per sfamarsi con il loro cibo e prendere i loro fucili. Il giorno seguente, in attesa del tramonto per poter navigare con la zattera di nascosto, i soldati sono scoperti da una giovane contadina che non parla la loro lingua. I quattro uomini catturano la ragazza e, temendo che possa rivelare la loro posizione al nemico, la legano a un albero con le loro cinture, poi decidono di lasciare Sydney, il più giovane di loro, a farle da guardia. Il soldato inizia a parlarle, dapprima normalmente poi quasi come in un delirio perché lei non lo capisce, e quando decide di slegare la ragazza credendo che lo voglia abbracciare, ella tenta la fuga e il soldato la uccide sparandole. Messo in allarme dai colpi di pistola, Mac raggiunge Sydney, che, dicendo cose insensate e fuori di sé, sparisce nella foresta con una grande risata. Dopo l'uccisione della ragazza, il comandante viene convinto all'azione da Mac, il quale, sulla zattera, riesce a distrarre i soldati di guardia alla caserma; in essa, ormai indifesa, il generale e il capitano nemici (anch'essi interpretati rispettivamente da Kenneth Harp e Stephen Coit) vengono uccisi da Corby e Fletcher. Dopo l'omicidio i due soldati riescono a prendere l'aereo e darsi alla fuga per raggiungere la propria base in attesa di Mac, che, ferito e alla deriva sul fiume, incontra Sydney, il quale si unisce al compagno nel viaggio di ritorno in zattera. "
Da parte mia, solo alcune annotazioni, forse banali, perdonatemi, sono indirizzate soprattutto a me stesso:
• In un film in cui viene data parola anche ai pensieri intimi dei personaggi, alla donna (poi uccisa proprio dal soldato che le dimostrava affetto sperando di esserne ricambiato) il regista non fa pronunciar parola, con la "scusa" che non conosce la lingua. Sarebbe forse interessante rivedere, giacchè non ricordo questo aspetto, "Orizzonti di gloria", "Stranamore", "Full Metal Jacket": la donna nell'orrore della guerra come è vista? Vittima che resta "senza parola"?
• Avevo notato una eccezionale somiglianza tra il generale nemico e il tenente Corby (stesso attore) ed inteso ciò come anticipazione del pensiero espresso dal regista in altri film (chi comanda "ama" la guerra e non si preoccupa certo delle perdite umane) ma non avevo notato che pure l'ufficiale "tedesco" (o quasi...) è interpretato dallo stesso attore che impersonifica uno dei quattro, guarda caso non un graduato bensì il soldato semplice Fletcher. E allora il significato è "tutti vittime delle guerre, indipendentemente dalle diverse responsabilità gerarchiche"?
Alla fine mi viene anche il dubbio che il "produttore" Kubrick, alle prese con un budget da film amatoriale, abbia semplicemente pensato a risparmiare il cachet di due attori...
• Ancora sul parlato (forse eccessivo e sovente retorico, è stato detto): vero però... personalmente ritengo necessaria una seconda visione diretta essenzialmente a far attenzione a ciascuna di quelle parole, giacchè non dimentico che cosa pensava il noto perfezionista Kubrick di questo film che riuscì a tener nascosto per molti anni: "un tentativo serio realizzato in modo maldestro". Il senso di tutte quelle parole può forse farci capire meglio in quale misura dargli torto o ragione.
Così a occhio, comunque, mi sembra già un bel messaggio contro la guerra, di cui siamo vittime tutti, uomini e donne. E colpevoli in tanti, militari e no, uomini certamente sì, donne... non mi sento di affermarlo.
(il soldato semplice Sydney)
(il tenente Corby, il sergente Mac, il soldato sempilce Fletcher)
cherubino,
6 marzo 2020
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