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Paura e desiderio

Regia di Stanley Kubrick vedi scheda film

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La recensione su Paura e desiderio

di giansnow89
7 stelle

Da non perdere.

Il più breve, il più controverso, il più detestato dallo stesso Stanley Kubrick, che lo definì come "balbettante esercizio amatoriale" arrivando persino a distruggerne i negativi. Una pellicola circondata un'aura di mistero che inevitabilmente le conferisce una certa dose di fascino. Un film a basso costo, quasi un B-movie come ce ne sono tati, girato con mezzi talmente di fortuna che due degli unici cinque attori che compaiono interpretano due personaggi contemporaneamente. Eppure è già un film dannatamente kubrickiano.

Una guerra che non è mai stata combattuta e mai nemmeno lo sarà, tra due schieramenti che non esistono, in un mondo che non esiste. La volontà di sfondare l'apparenza sterile e fallace della realtà esperibile dai sensi per rappresentare, indagare i recessi più nascosti e insondabili dell'animo umano è in questo film già presentissima. La guerra è semplicemente un mezzo, non è il racconto della guerra che interessa a Kubrick, tant'è vero che è una guerra che non esiste: la guerra è un collo di bottiglia ove confluiscono per necessità gli istinti umani, svincolati dalla civiltà. C'è la paura di non farcela, c'è il dubbio se fidarsi o meno dei propri compagni, il dubbio verso il futuro, il desiderio di autoaffermarsi, di uscire dall'anonimato ed entrare nella storia, l'eroismo che in realtà è sempre e comunque una forma di egoismo verso se stessi. Ci sono tanti elementi in nuce del Kubrick che verrà. Nella scena dell'aggressione, violenta, quasi fine a se stessa, dei soldati ai nemici che stanno mangiando uno stufato nella casupola c'è tanta Arancia meccanica; nel vagare senza meta dei soldati contro nemici che non esistono si intravede un po' di Full Metal Jacket. E la guerra nel Vietnam era ancora molto lontana dall'essere stata combattuta. Ma Kubrick è uno che vede oltre, trascende il dato storico: questa è una guerra che racchiude in sè tutte le guerre, è l'idea primigenia della guerra.

Pellicola che può passare quasi inosservata se vista isolata, diventa invece una pregnante, ineguagliabile e imperdibile rappresentazione del cinema secondo il Maestro se messa in relazione allo Stanley Kubrick che sarà.

 

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