Regia di Stanley Kubrick vedi scheda film
D'accordo con Kubrick: secondo me il film è un mezzo fallimento. L'azione si dipana un po' pigra e stiracchiata, la tecnica è passabile, niente di eccezionale quanto alla fotografia. Gli attori se la cavano, ma stanno a un gioco che non mi piace. Tuttavia, al di là di tutto questo, la cosa che non mi è piaciuta del film è l'immagine dei personaggi e il senso generale dell'opera. C'è l'antimilitarimo del regista, sì, ma non quello commosso e sofferente di "Orizzonti di gloria", che tanto mi è piaciuto. "Paura e desiderio" è un film profondamente cinico, dove nulla e nessuno si salva, e dove il male è inesorabilmente banale in sé, e per come viene percepito dai personaggi. I componenti del drappello sono tutti più o meno antipatici, e il cinismo che dimostrano nell'uccidere e nell'odiare compone il quadro senza speranza che non salva nessuno. Persino la ragazza rapita è molto ambigua e, benché vittima, non appare affatto innocente. Il suo sguardo tagliente e le sue espressioni indecifrabili, fanno pensare a una che cova vendetta e in qualche modo si sta prendendo gioco del suo stesso rapitore. L'assalto ai due soldati che mangiano lo stufato è raccapricciante.
Il doppiaggio italiano è di serie B, e discutibile anche per quanto riguarda la traduzione. "Dobbiamo restare civilizzati" si sente; non si dice forse in italiano "Siamo persone civili!"? E' il solito problema dei "calchi" dalla lingua originale. PS: la frase detta da quei personaggi in quel momento, dopo aver ucciso a sangue freddo praticamente senza motivo, suona beffarda e aumenta il cinismo del film.
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