Regia di Andrea Manni vedi scheda film
Mediocre commediola sentimentale, stretta parente e di analogo spessore delle tante fiction che imperversano da qualche anno sul piccolo schermo. Il film di Andrea Manni (basato su un soggetto di Maurizio Costanzo, purtroppo aggiungerei) inizia anche discretamente, con una prima parte abbastanza vivace e non priva di qualche momento cinico e pungente, per poi naufragare ben presto nella melassa e nella calma piatta di un secondo tempo noioso, prevedibilissimo e privo di qualsiasi guizzo. Per quanto riguarda il cast, Stefania Rocca è bellissima come sempre e alla fine costituisce l'unico motivo valido (almeno per il pubblico maschile) per vedere il film. Pasotti non convince e "muccineggia" alla Ultimo Bacio per tutto il tempo (insostenibile la scena della sfuriata isterica di gelosia tra i due protagonisti. Cecilia Dazzi è simpatica ma utilizzata poco e male, su tutto il resto degli attori sarebbe meglio calare il proverbiale velo pietoso. Lasciano perplessi alcune scelte di sceneggiatura quantomeno perbeniste, se non addirittura apertamente scioviniste (lui che si fa una storia e ci da' dentro come un forsennato, mentre lei si conserva quasi casta e pura in virginale attesa dell'inevitabile e scontatissima riconciliazione: è evidente che il contrario difficilmente sarebbe stato accettato dal pubblico). Assai discutibile anche il terzomondismo a "doppio binario" con il quale viene descritta da un lato, in tono buonista e francamente un po' forzato, la colorata comunità africana che accoglie e soccorre il ragazzino smarrito (insopportabile peraltro) e dall'altro la virago ucraina, sfruttatrice, bugiarda e opportunista. Politicamente correttissimi da un lato e un po' razzistelli dall'altro? Mah. Tralasciamo infine il marchio di un noto supermercato che fa più volte capolino nella pellicola... sicuramente solo un caso... ehm... pessimo film davvero: una stella alla pellicola e un'altra per Stefania Rocca, totale voto mediocre.
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