Regia di Antonio Racioppi vedi scheda film
Nella New York di inizio Novecento approda Antonio, giovane di belle speranze; incontra invece la Mano nera, una associazione criminale che lo assolda. La vita di Antonio diventa pian piano un incubo.
Forse è la più significativa tra le dieci regie, sparse in tre decenni di attività, di Antonio Racioppi: La mano nera – Prima della mafia, più della mafia è un interessante spaccato sociale sugli italoamericani nella New York di inizio XX secolo e gode di un buon cast e di un budget evidentemente consono all’operazione. La trama è a cavallo tra realtà e fiction: si apre con il noto delitto del barile (un corpo massacrato e abbandonato in un barile in mezzo alla strada, a Little Italy) per lasciare poi spazio alla descrizione della vita e delle personali peripezie di Antonio, giovane italoamericano da poco sbarcato nel nuovo continente. Alle sue spalle scorrono gli avvenimenti reali e si muove, naturalmente, anche Joe Petrosino, il poliziotto – anch’egli di origini evidentemente italiane – che per primo si oppose con ogni mezzo alla diffusione della cosiddetta Mano nera, protomafia di inizio Novecento. Il quadro è nel complesso credibile, l’intreccio funziona, ritmo e tensione permangono su livelli accettabilissimi; va quindi rilevato il valido lavoro di sceneggiatura, che ha d’altronde coinvolto un manipolo di firme: oltre a quella di Racioppi, quelle di Vinicio Marinucci, Luigi Cozzi, Aldo Marcovecchio e Ugo Moretti, con la collaborazione inoltre di Alessandro Fallai, Gastone Ramazzotti e Gino Capone. Fra gli interpreti Mike (Michele!) Placido, Lionel Stander, Luigi Pistilli, Philippe Leroy, Nino Vingelli, Rosanna Fratello, Corrado Gaipa, Roger Browne e Annie Carol Edel; musiche di Carlo Rustichelli e fotografia di Riccardo Pallottini. 5/10.
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