La storia di Salvador Puig Antich, l'ultimo prigioniero politico a essere condannato a morte in Spagna. Senza aver diritto a un giusto processo, fu giustiziato il 2 marzo 1974, con la garrota, un antico metodo molto crudele.
Note
Il film è diviso in due parti ben distinte. Nella prima assistiamo alla militanza del MIL; nella seconda, la più bella e la più intensa, le immagini si stringono sui familiari che tentano disperatamente di tramutare in futuro il destino segnato di Salvador. Gli attori sostengono la lotta esorcizzando con passione le ballate del boia.
Un film bello e necessario che ci ricorda la storia del giovane Salvador Puig Antich, l'ultimo prigioniero politico antifranchista ad essere stato ucciso con la garrota, il sistema di morte più sadico che una civiltà possa immaginare. Gli ultimi strazianti 20 minuti sono quasi insostenibili. Da vedere assokutamente.
“Sta crescendo la coscienza politica in questo maledetto paese … “ .
Salvador non è vissuto abbastanza per saperlo, ma è importante non dimenticare il suo coraggio e la sua innocenza, anche se solo con un film.
Magari ogni generazione ha avuto tra i suoi ‘film del cuore’ un’opera che tra le quattro – alte, fredde e tormentate – mura di una prigione dipanava il suo racconto per immagini ed emozioni.
Da “Un condannato a morte è fuggito” fino ad arrivare a “Cesare deve morire” (e passando dall’indimenticabile Paul Newman di “Nick… leggi tutto
Diciamo subito che è stata una delusione assoluta. Mi aspettavo dalla cinematografia spagnola, dopo una latitanza piena sul periodo preso in considerazione, una riflessione compiuta se non completa ed invece ci si distacca dal problema Franco in maniera ipocrita, facendo della prima parte una confusionaria e noiosa storia di una specie di gang. Si capiscono gli ideali improvvisati dei giovani… leggi tutto
Magari ogni generazione ha avuto tra i suoi ‘film del cuore’ un’opera che tra le quattro – alte, fredde e tormentate – mura di una prigione dipanava il suo racconto per immagini ed emozioni.
Da “Un condannato a morte è fuggito” fino ad arrivare a “Cesare deve morire” (e passando dall’indimenticabile Paul Newman di “Nick…
Siamo stanchi di diventare giovani seri o contenti per forza, o criminali, o nevrotici:vogliamo ridere, essere innocenti, aspettare qualcosa dalla vita, chiedere, ignorare. Non vogliamo essere subito già così sicuri.Non vogliamo essere subito già così senza sogni.
P.P.Pasolini, Postilla in versi, Lettere Luterane. Il progresso come falso progresso
…
Ci sono alcune cose in questo film di interesse estremo,per esempio l'esecuzione di pena di morte con la garrota,vista raramente sugli schermi di un realismo cosi' crudo o gli ultimi dettami di una dittatura franchista che restera' nella storia.Il film invece ha momenti interessanti ed altri un po' confusi e di poca presa,cioe' coinvolgono poco.e poi e' troppo lungo.Comunque meritevole di una…
l'incontro con Garibaldi75, le riflessioni di Sanporaz68, più o meno, in concomitanza con il passaggio in Tv di INDAGINE, mi hanno spinto a ripensare al potere ed alle sue (dis)articolazioni, entro i nostri confini…
Nel 1974 Salvador Puig Antich (Bruhl, l'attore che si era fatto notare con Goodbye Lenin) fu l'ultimo condannato alla garrota dal regime di Franco, in Spagna. Il film di Manuel Huerga ricostruisce le atmosfere di quegli anni con uno stile classico e sobrio, raccontando prima l'epoca dell'attività svolta dal protagonista presso il Movimiento Ibèrico de Liberaciòn (MIL), …
non saprei...a dire il vero qualcosa mi sfugge ed il tutto mi è parso soprattutto una enorme occasione perduta. Primo perche credo che in effetti il cinema iberico sia stato piuttosto latitante in materia di franchismo e secondo perche riportando in luce il crimine della garrota (sti spagnoli amano le emozioni forti, vedi un'altra tortura, la corrida...ma che c'avranno dentro?) si riporta…
INGOIANDO L'ULTIMA VOCE TIRANDO CALCI AL VENTO VEDEMMO SFUMAR LA LUCE" Trovo appropriato citare Fabrizio per chiudere la mia "Trilogia dell' orrore" che non è piaciuta a nessuno, ma la mia coscenza mi ha…
Ancora una taglist che prende spunto da una playlist (in questo caso questa di Maghella). Proviamo a mettere in fila i film tratti da storie vere, quelli che prendono spunto dalla quotidianità. Non è un lavoro…
È per lo più il cinema storico quello che ci racconta il martirio: scelta totale di campo, liberazione da ogni dubbio e modello assoluto di coerenza. Ma anche in tanto cinema politico e sociale il martirio è…
Film emozionante, forte, commovente. Quando la dittatura stritola per ragion di stato la vita di un 26enne anarchico catalano che rubava ai ricchi (le banche) per dare ai poveri (gli operai in sciopero). Tutto vero, tutto successo poco più di 30 anni fa nella vecchia e civile Europa. Da vedere e da ricordare.
Di film veri sulla rivoluzione e sui grandi uomini che la hanno fatta ne ho visti molti. Questa storia spagnola però non la conoscevo, e devo dire che mi ha colpito. Il film è ben fatto, diviso in due parti ben distinte: nella prima c'è l'azione, nella seconda il racconto guarda più lo stato d'animo del protagonista, costretto a vivere in prigione fino a .... Un bel…
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Commenti (3) vedi tutti
Film splendido, ottimamente diretto e interpretato. Non entro nel merito politico che non conosco. 9
commento di BradyUn film bello e necessario che ci ricorda la storia del giovane Salvador Puig Antich, l'ultimo prigioniero politico antifranchista ad essere stato ucciso con la garrota, il sistema di morte più sadico che una civiltà possa immaginare. Gli ultimi strazianti 20 minuti sono quasi insostenibili. Da vedere assokutamente.
commento di (spopola) 1726792“Sta crescendo la coscienza politica in questo maledetto paese … “ . Salvador non è vissuto abbastanza per saperlo, ma è importante non dimenticare il suo coraggio e la sua innocenza, anche se solo con un film.
leggi la recensione completa di yume