Regia di Joel Schumacher vedi scheda film
L'associazione di cifre e somme di numeri incontrati casualmente è una fissazione ricorrente più di quel che non si creda, e le ossessioni, si sa, sono la versione accelerata e cresciuta delle idee fisse. Nel film di Joel Schumacher l'ossessione per il numero 23 dell'uomo senza qualità Jim Carrey diviene via via sempre più scombussolante e centrale,complice un libro ritrovato , in copia unica, dalla moglie, che , procedendo nella lettura, l'uomo trova sempre più analogo a fatti capitati nella sua vita: c'è una brutta storia dietro, e il protagonista , continuando a leggere , vive una sorta di altra dimensione illuminata e colorata lividamente come la "Sin city" di Miller-Rodriguez. Lo spunto, che avremmo effettivamente potuto ritrovare in un racconto di Stephen King, data ambientazione e tematiche, è di quelli validi, e tutto sommato Carrey è abbastanza credibile come individuo a forte rischio di follia: quel che non va, soprattutto, è la regia di Schumacher, che azzecca inquadrature flou e il versante onirico, ma se la cava peggio con l'iter della parte tradizionalmente "gialla", e una sceneggiatura che, se effettivamente non sceglie la via più facile per concludere il racconto, si fa troppo prevedibile da un certo punto in poi. Potenzialmente un thriller paranoico interessante, a conti fatti un film a tratti faticoso da seguire e non di felice composizione.
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