Regia di Daniele Vicari vedi scheda film
Un film documento più che interesssante ed insolito che parte da un confronto a distanza con un altro film che attraversò l'Italia: L'Italia non è un paese povero del 1960 di Joris Ivens, coadiuvato dai giovani fratelli Taviani.
Quindi abbiamo una struttura che parte dalla Sicilia per arrivare all'Italia settentrionale e paragonando le varie fasi del film di Ivens con la realtà di oggi, ne vengono fuori delle problematiche diverse e di conseguenza una critica ben definita in base al futuro che si è prospettato dopo gli anni '60, che vivevano dritti nel miraggio del boom economico, che non ha badato a spese per quanto riguarda l'ambiente e le prospettive del lavoro futuro.
Vicari ha avuto un occhio veramente attento ed è assolutamente sicuro delle sue tesi, confrontandole con i veri protagonisti della realtà locali
Un bel percorso a confronto a distanza con quello del 1960, un'idea originale e ben costruita
Un giovane regista di talento che ha le idee proprie di cinema e lo dimostra in ogni sua incursione, qui affronta il documentario, ma in maniera molto personale, d'altra parte le sue origini provengono da questo tipo di cinema, anche se nel cinema a soggetto ha un modo tutto suo di affrontare il cinema
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