Regia di Lucas Belvaux vedi scheda film
La vendetta è piatto da essere servito caldo,quasi bollente,come il piombo.E'un polar sorprendente questo diretto da Belvaux che fa parte di una trilogia in cui nei vari film vengono focalizzati aspetti diversi della stessa storia con diversi protagonisti a seconda di dove si va a parare.Questo è un polar notturno,che descriveuna giungla metropolitana assolutamente luciferina ,nervoso come il suo protagonista,una specie di belva assetata di sangue e di vendetta che grazie a travestimenti e a trucchi da guerriglia cerca in tutte le maniere di soddisfare la sua sete di vendetta.E'un film che ricorda un pò i primi film di Corneau per la rozza efficacia dei personaggi che sanno benissimo quello che vogliono.Bruno che non esita a uccidere chi gli si para davanti è un a sorta di belva ferita non dai suoi complici ma dal tempo che ha trascorso in prigione rendendolo assolutamente distaccato e non omogeneo rispetto al mondo in cui si viene a trovare dopo l'evasione.La sua furia deriva proprio dalla sua sensazione di inadeguatezza,sente di essere un dinosauro in mezzo a tanti mammiferi,si sente una specie in via d'estinzione e la sua smania di vendcarsi non è altro la smania di continuare a vivere e di rapportarsi a un mondo che non sente suo.Anche la Muti qui fornisce buona prova di sè...
non male
fornice una buona prova
non male
brava e con un volto che rimane impresso
peccato che non sia noto ai più
regia scattante e nervosa
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