Regia di Milos Forman vedi scheda film
Sfortunatamente la carriera registica di un grande come Milos Forman, autore del capolavoro 'Qualcuno volò sul nido del cuculo' e di altre pietre miliari come 'Amadeus' e 'Man on the Moon', si è conclusa con questa pasticciata incursione nel genere storico.
Difatti, ironia della sorte, a causa di un problema alla vista che gli ha provocato la progressiva riduzione del campo visivo, il filmmaker di origine ceca ha dovuto abbandonare un successivo progetto, pur rimanendo nel mondo del cinema come attore.
Ancora una volta, quando c'è di mezzo un pittore - il grande Francisco Goya, cantore della Spagna dei secoli bui, segnati da Inquisizione, invasioni straniere e restaurazioni - il cinema non riesce nemmeno in questo caso a regalarci un bel film.
Le colpe maggiori le attribuisco allo script di Jean Claude Carrière, che mescola malamente storia e vicende personali e a scelte sbagliate di cast.
Ad un improbabile Goya interpretato dal pur volenteroso Stellan Skarsgard fa da contraltare un Javier Bardem, complice anche la troppo marcata voce di Roberto Pedicini, al limite della caricatura; più azzeccata la parte assegnata a Natalie Portman.
Del Forman dei lavori migliori resta l'estrema cura dell'inquadratura e le luci, che riproducono le atmosfere dei quadri del pittore, e l'accuratezza di costumi e scenografie. Con rammarico però il genio di Goya, nonostante lo stuolo di tele e opere mostrate, è assente.
Voto: 5.
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