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Nero bifamiliare

Regia di Federico Zampaglione vedi scheda film

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La recensione su Nero bifamiliare

di passo8mmridotto
4 stelle

Difficile capire cosa abbia spinto Federico Zampaglione, più noto Tiromancino per via della band piuttosto affermata, a intraprendere la difficile strada del Cinema, perdipiù come regista ma anche come sceneggiatore e soggettista.

Ho visto la trilogia di Zampaglione, in ordine di uscita Nero bifamiliare, Shadow e Tulpa, più per curiosità che per convinzione, ma forse perchè nel primo e nel terzo vi è la presenza conturbante della compagna del regista, la bellissima Claudia Gerini.

Dico trilogia perchè i tre film hanno in comune la pretesa di essere del genere noir (il primo e il terzo) e horror il secondo.

Nero bifamiliare può essere al massimo classificato come commedia, poco brillante, con qualche spunto di comicità neanche troppo convinta ma che Zampaglione utilizza per alleggerire la storia narrata che ad un certo punto diventa un piccolo incubo per i protagonisti.

Per sommi capi, la storia è questa. Marina (Claudia Gerini) e Vittorio (Luca Lionello) sono una coppia felice, il loro matrimonio va a gonfie vele e ad un certo punto decidono di regalarsi una villetta bifamiliare immersa nel verde, dove Marina può dedicarsi al giardinaggio e arredare la cameretta destinata ai bambini.

Non basta, Vittorio vuole cambiare lavoro, da assicuratore vuole dedicarsi ad una attività su internet, che gli consentirebbe di avere molto tempo libero, per godersi la nuova casa e la bellissima moglie, piena di risorse diciamo così romantiche...

La nuova casa è frequentata da amici, tra i quali Carlo Nobili (Max Giusti) nei panni di un uomo ricco e di successo, e Carmine, appassionato lettore di fumetti erotici.

Ben presto, però, l'idilliaca vita di Marina e Vittorio si trasformerà in preoccupazione prima e in paura poi, per la presenza, nella villetta vicina, di due vicini a dir poco stravaganti, che entreranno di prepotenza nella loro cerchia ristretta di amici e parenti, tra i quali è anche la madre di Marina, protettiva e ansiosa.

Il finale è quasi a lieto fine, quasi Zampaglione voglia scusarsi di avere ecceduto in diverse parti della storia con discutibili scene che rasentano il cattivo gusto.

Emilio De Marchi è Slatko, il vicino di casa di origine slava o giù di li, e la sua compagna, Bruna, è Anna Marcello.

Carmine, il cultore di fumetti erotici, è Ernesto Mahieux.

 

 

 

 

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