Regia di Federico Zampaglione vedi scheda film
Se fosse sufficiente il (notevole) “lato B” di Claudia Gerini a fare un buon film, “Nero Bifamiliare” sarebbe un capolavoro. Nella realtà, invece, la pellicola di Federico “Tiromancino” Zampaglione risulta solo un’accozzaglia di vuote macchiette appena abbozzate che si agitano per un’ora e mezza senza un vero perché. Il film scorre via confusamente, iniziando come una commedia nera, indugiando in inserti surreali vagamente felliniani e oggettivamente inutili, scivolando sulla buccia di banana di una risibile svolta pulp per poi chiudere con un ingenuo (ma tutto sommato grazioso) finale buonista che invita alla tolleranza e al rispetto delle reciproche diversità. Bella ma del tutto gratuita la fotografia dai colori acidi. Un film nell’insieme alquanto deludente: voto mediocre.
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