Regia di Nicole Garcia vedi scheda film
Sette personaggi in cerca d'autore, anzi d'autrice, buttati allo sbaraglio in una cittadina che guarda l'Atlantico, fredda e grigia anche in primavera, riflesso dell'infelicità degli animi. Tutti uomini, diversissimi tra loro come solo le figure esageratamente "letterarie" sanno essere. C'è il talento sportivo che forse nella vita amerebbe fare tutt?altro ma non può, c'è il professorino di liceo in verità ex ricercatore dal formidabile futuro dietro le spalle, c'è lo stralunato poveraccio che si arrabatta ai limiti del lecito, c'è il sindaco in cerca di riconferme... E c'è qualche donna qua e là, appena abbozzata: amanti, madri, mogli, quasi mai complici. Si capisce come la regista Nicole Garcia voglia a tutti i costi dimostrare di essere la sola ad avere capito tutto dell'altro sesso, ma più insiste sulle sue teorie stereotipate (minimo comun denominatore maschile l'immaturità latente e l'insoddisfazione cronica) più si vorrebbe scappare a gambe levate dal cinema, per rifugiarsi altrove. Il problema di Quello che gli uomini non dicono è lo stesso di tanto, troppo cinema francese recente: l'inconsistenza mascherata da massimi sistemi, riflessioni pseudo-esistenziali, di solito affidate a grandi attori (anche in questo caso sono tutti eccellenti) e appesantite da sceneggiature zeppe di simbolismi da quarta elementare. Un cinema vecchio, inutile, fastidioso.
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