Regia di Neil Burger vedi scheda film
Nella Vienna d’inizio ‘900, un abile prestigiatore incanta il pubblico austro-ungarico con numeri che vanno aldilà dell’illusionismo, sfiorando spesso l’esoterismo. L’illogicità dei suoi spettacoli tiene in allerta il capo della polizia, ma soprattutto l’erede imperatore Leopoldo, che oltre a temere per la perdita del futuro scettro, si tiene stretta anche la duchessina promessa sposa, ex fiamma del mago Eisenheim.
L’originalità delle vicende e la buona sceneggiatura che la mette in scena vanno aldilà di una così semplicistica descrizione. Le implicazioni e gli intrecci tra potere e sentimenti rendono la storia densa ed affascinante. L’interpretazione di Eisenheim da parte di Edward Norton è, come al solito, all’altezza, così come quella del fenomeno Giamatti (capo della polizia) e della sorprendente Biel, che interpreta la duchessa contesa da protagonista ed antagonista. Notevole risulta la messa in scena, fatta di una regia pulita ed austera al punto giusto e soprattutto di una splendida fotografia che, con alcuni artifici di montaggio, valorizza perfettamente le atmosfere teatrali che si alternano alle splendide architetture del capoluogo austriaco e dei paesaggi bucolici. Il finale, prendendo a prestito un cliché utilizzato principalmente nel thriller, ricuce i frammenti e, in parte, sorprende.
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