Regia di Neil Burger vedi scheda film
Talvolta, nel cinema, nascono due progetti paralleli, e il secondo che esce conosce la disdetta del raffronto con la pellicola uscita prima,che lo condanna quasi sempre a un disinteresse generale prevedibile; tra "The prestige", che pure non ha conosciuto un successo di pubblico adeguato all'ottima qualità della pellicola, e "The illusionist" ( ma quella "A" in fondo, pesava così tanto da doverla eliminare per forza?) va così, e onestamente questo film diretto da Neil Burger non arriva nemmeno a scalfire il ricordo del lungometraggio di Nolan. Se "The prestige" era un dramma dalle tinte fosche, con guizzo finale nel soprannaturale e un'ambiguità elaborata in modo egregio, questo film poggia su troppe incertezze: non sa essere nè un melò in costume, nè come tale coinvolge, non inquieta come thriller, e il poker di attori che compone il cast principale , in mano ad altro regista avrebbe risollevato probabilmente le sorti della pellicola. Finale scopiazzante "I soliti sospetti", e una tensione che non decolla proprio
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