Regia di Antoine Fuqua vedi scheda film
Un tiratore scelto in congedo dell'esercito americano (Wahlberg) viene reclutato dai servizi segreti affinché scopra da dove potrebbe avvenire un prossimo attentato al presidente degli Stati Uniti. Si tratta in realtà di una trappola per uccidere l'arcivescovo etiope, invitato a fare un comizio al fianco della più alta carica dello Stato, nonché lo stesso ex militare, entrambi testimoni scomodissimi di un genocidio perpetrato dall'amministrazione americana in terra d'Africa per loschi interessi affaristici. Costretto a una difficilissima fuga, l'uomo dovrà fare leva su tutte le risorse per poter sopravvivere e vendicarsi di chi lo ha messo in quel pasticcio uccidendogli il cane.
Antonine Fuqua, il regista più muscoloso di Hollywood, ha uno smisurato talento per l'action movie (Bait, Training Day). Con Shooter squaderna davanti all'occhio dello spettatore tutte le sue doti di regia (non si contano i topoi di genere, dagli inseguimenti, fino alle sparatorie e alle esplosioni, con abbondantissimo uso di effetti speciali), curando al tempo stesso una trama con molte sorprese e un ammiccamento a Rambo. Cosa chiedere di più a un thriller, se non molta azione, un plot ben congegnato e un'abbondante spruzzata polemica nei confronti degli abusi del governo a stelle e strisce (ricordiamoci che l'apertissima polemica nei confronti del governo americano avviene nel penultimo anno della presidenza di Bush Jr.), a servizio di uno dei film più politici del regista di Pittsburgh?
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