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Shooter

Regia di Antoine Fuqua vedi scheda film

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giorgiobarbarotta

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La recensione su Shooter

di giorgiobarbarotta
6 stelle

Storia di tiratori scelti, operazioni militari segrete e interessi economici in terra d'Africa. Storia di attentati, cospirazioni, politica corrotta, inseguimenti e vendetta in USA. Il singolo ancora una volta contro il sistema. Film "balistico" fin dal titolo, Shooter poggia sul fisico massiccio e sul volto corrucciato di Mark Wahlberg, sempre a suo agio nelle parti da action movie. Il ritmo è alto, la caccia all'uomo e conseguente scontro a suon di muscoli, astuzia e pallottole è sufficientemente avvincente. I protagonisti e i comprimari tutta gente d'esperienza, navigati interpreti noti al pubblico. L'idea di trasmetterlo sul piccolo schermo in concomitanza con la presenza nelle sale di American Sniper non è male e crea una serie di lontani echi e richiami. Anche qui, come nella migliore tradizione cinematografica di genere, si parla americano doc. A conti fatti il cattivone di turno è sempre il senatore spietato e colluso ai poteri forti …e ovviamente non siamo molto distanti dalla realtà. Kate Mara a pancia di fuori sul ghiacciaio è tanto inverosimile quanto carinissima. Per una serata easy.

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Ultimi commenti

  1. AndreaVenuti
    di AndreaVenuti

    Condivido discreto action; comunque quando si parla di Antoine Fuqua (che stimo molto ) oltre al notissimo Training Day, consiglio sempre Brooklyn's Finest poi ovvio alcune volte Fuqua commette l'errore di assecondare troppo Hollywood con prodotti stile L'ultima alba però quando è libero di agire, gira bene (ad esempio molto bello il piano sequenza iniziale con cui si apre The Equalizer - Il vendicatore , certo non è quello di Breaking News del maestro Johnnie To ma per gli standard di Hollywood è già qualcosa......) buona serata

  2. giorgiobarbarotta
    di giorgiobarbarotta

    grazie Andrea, terrò a mente Brooklyn's Finest che non ho ancora avuto il piacere di vedere, buona giornata a te

  3. pierodasiena
    di pierodasiena

    la costruzione della storia è un po' ramboide e di Rambo ricorda un po' anche il finale. Una volta tanto gli immancabili principi americani non sfociano nella brillante vittoria dei buoni.

  4. giorgiobarbarotta
    di giorgiobarbarotta

    "ramboide" è un neologismoo niente male; concordo sul resto

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