Regia di Karel Reisz vedi scheda film
Alla ricerca di radici contestatarie, Reisz approda alla grande ballerina Isadora Duncan: il film è stato manipolato dalla Universal e, almeno così com'è, pare abbastanza frammentario pur avendo una ricostruzione accurata. Comunque si avvale di una buona dose di bizzarria, di ironia bilanciata da drammaticità, e di un cast adeguato. Peccato che il nucleo più importante, cioè l'importanza artistica delle coreografie della Duncan, non si percepisca pienamente. 6
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