Regia di Gabor Csupo vedi scheda film
Un film sull'importanza della fantasia, non considerata come "pericolosa fuga dalla realtà", ma al contrario come modo per comprenderla, imbrigliarla e darle senso, soprattutto nei suoi contenuti più drammatici e distruttivi(morte compresa); un mezzo per ritrovare speranza e creare unità, esorcizzando le proprie paure, creando legami che la solitudine ha reso difficili da ottenere(i due ragazzi forse non diventerebbero mai amici, se non fosse per la fantasia che permette loro di superare l'incomunicabilità), permettendo di scoprire forze insospettabili.
Il messaggio è chiaro, e filtra bene attraverso la vicenda, peccato però che la regia di Csupo trasformi le visioni dei due protagonisti in "immagini da videogame" per nulla evocative, sprecando la possibilità di creare un ottimo film, che rimane in questo modo interessante nei contenuti, ma freddo e privo di profondità per quanto riguarda le immagini, e le dinamiche tra i due protagonisti. Il finale, inatteso e drammatico, risulterebbe affatto commovente, in termini di piatta regia, se non fosse per la bravura di Josh Hutherson, che supera i limiti creati al suo personaggio da un cattivo lavoro di sceneggiatura con la spontaneità e l'accorata interpretazione di un attore promettente.
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