Regia di Ermanno Olmi vedi scheda film
Film a suo modo interessante e, almeno agli inizi, ben sviluppato, che alla sua uscita si attirò non poche critiche per lo spirito quasi "blasfemo" di voler irridere al mondo bibliofilo con inconsueta durezza (in qualche modo doppiamente sorprendente in mano a una persona come Olmi non certo ostile all' ambiente intellettuale). Anche la scelta di Raz Degan scatenò più di una perplessità nonostante alla fine presti la sua opera con dignitosa capacità (certo scordiamoci voli pindarici dal punto di vista recitativo, ma forse il regista stesso proprio questo cercava..). Ciò che invece mi ha lasciato perplesso è lo sviluppo della storia, a dire il vero un pò fragilina e prevedibile, così come la facile equazione animo umano - solidarietà VS libri - solitudine. Da Olmi ci si poteva aspettare uno sviluppo più pieno della storia e forse meno semplicistico, resta il fatto che il film è comunque interessante, magari troppo utopico, ma grazie anche ad un'ottima fotografia si lascia guardare piacevolmente e riesce alla fine a trasmettere qualche valido spunto di riflessione.
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