Regia di Ermanno Olmi vedi scheda film
I centochiodi di Olmi si traducono, cinematograficamente, in una chiodata galattica. Un'ottima idea di base si perde ben presto in lirismo immobile, incapace di donare corpo ed anima alla scelta radicale e coraggiosa (esclusa carta di credito...) del nostro Raz Degan di abbandonare l'arida realta' (a proposito! Si affolla la schiera degli aspiranti attori-monoliti di accorsiana scuola...), il presunto novello cristo va' ad intaccare cuore ed anima di un ingenuo e pacato microcosmo tentando di trasmettersi e trasmettere qualche sensazione di pace interiore, ma finita la scorta di parabole rimane poco incisivo (anche se il miracolo della trasformazione dell'acqua in vino gli riesce bene con la carta di credito...), troppo poco veramente caro Olmi...in questo senso ci rasserena la Sua decisione di passare definitivamente ed esclusivamente, dopo Centochiodi, ad attivita' documentaristica.
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