Regia di Paolo Taviani, Vittorio Taviani vedi scheda film
La Masseria delle Allodole è un film che non si dimentica. Non si può dimenticare. La storia ha una valenza che và al di là del fatto storico in sé . Mi è sembrato che i Taviani abbiano voluto poeticamente ricordare tutti gli innocenti perseguitati ed uccisi per motivi inesistenti, l’assurdità’ di qualsiasi persecuzione razziale, dove persone che intrattenevano rapporti amichevoli e cordiali nel giro di poche settimane si trasformano in orribili persecutori ed in straziati perseguitati. Le donne armene sono figure eccezionali,grandissime, veramente eroiche, vedono morire i loro uomini, i loro bambini e loro debbono subire un destino ancora più duro…sono uccise lentamente ma inesorabilmente nella loro anima, nella loro dignità. Sono morte ancor prima di essere uccise. Forse questo film ha qualche difetto nel respiro troppo poco ampio che viene dato a certe inquadrature, nella brevita' della risoluzione di alcune scene ,ma credo tali carenze siano ampiamente superate dalla poesia con cui i registi hanno rivestito un evento così drammatico, dalla bellezza delle immagini e delle musiche, dalla bravura di tutti gli interpreti, nessuno escluso. Un film da non perdere, perché ci fa riflettere su avvenimenti del nostro passato, ma che purtroppo continuano ad accadere. Non dobbiamo dimenticare questi morti perché dimenticarli significherebbe ucciderli un’altra volta. Il film non è adatto a dei bambini, infatti la crudeltà delle situazioni è mediata dalla valenza artistica del film, che non si limita a colpire lo spettatore come un pugno nello stomaco, lo fa PENSARE.
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