Dei fratelli Avakian, uno è rimasto in Armenia, l'altro è emigrato in Italia. Nel 1915, i due organizzano di ritrovarsi nella terra natia, ma la guerra impedisce il ricongiungimento ed entrambi finiscono per rimanere coinvolti nel genocidio del loro popolo da parte dei turchi...
Note
Pare di vedere un film delle cinematografie dell'Est quand'erano sotto il controllo dell'Urss. Oppure uno sceneggiato targato Raiuno, didascalico e didattico quanto serve per far conoscere una tragedia: vale a dire il genocidio - tuttora fonte di polemiche - perpetrato dai turchi nel 1915 (si parla di oltre un milione e mezzo di persone) ai danni del popolo armeno.
Lodevole intento di denuciare un genocidio che ancora oggi non trova giustizia. Tuttavia come film mi ha un po' deluso, recitazione sopra le righe (soprattutto la prima parte), diverse forzature nella trama. Dai fratelli Taviani mi aspettavo di meglio.
Encomiabile l'idea ma il risultato lascia un poco a desiderare. Diciamo che il troppo stroppia sempre e qui di carne al fuoco ne è stata messa parecchia fra tradimenti, stupri feroci, violenze, fughe fallite, amori contrastati, travestimenti, contrasti culturali e così via discorrendo. No, i Octavian fatto di meglio con più equilibrio narrativo.
Uno dei genocidi dimenticati o sconosciuti dai più rivive in un dramma dove i fantasmi del passato, della memoria e della coscienza umana sono i veri protagonisti...
La Masseria delle Allodole è un film che non si dimentica. Non si può dimenticare. La storia ha una valenza che và al di là del fatto storico in sé . Mi è sembrato che i Taviani abbiano voluto poeticamente ricordare tutti gli innocenti perseguitati ed uccisi per motivi inesistenti, l’assurdità’ di qualsiasi persecuzione razziale,… leggi tutto
L'orrore del primo olocausto, quello armeno del 1915, viene per la prima volta portato sul grande schermo dai fratelli Taviani (Atom Egoyan con "Ararat" raccontava più il pudore da parte armena nell'affrontarlo). Lo fanno con sincerità e passione, hanno quasi l'urgenza impellente di farlo conoscere a chi ancora non sa. Questo spiega il perchè il film sia didascalico,… leggi tutto
Purtroppo, già dalle prime inquadrature, "La masseria delle allodole" non si presenta per quello che dovrebbe essere realmente e per lo schermo su cui si è pensato di proiettarlo: il cinema. Infatti, sembra di trovarci di fronte ad un film tv, ad una fiction televisiva, per come è stato girato, per la fotografia e per la sceneggiatura (in particolare quel voler sempre spiegare tutto ad ogni… leggi tutto
Impero Ottomano. Un anziano e ricco armeno, bloccato a letto per precarie condizioni di salute, ha una visione di morte dove secchiate di sangue arrossano le pareti della sua enorme villa. Avvisa il piccolo nipote dell'inquietante presagio e muore davanti a lui... È il 1915, gli echi della guerra sono vicini e tra i popoli dell'Impero non corre buon sangue. La guarnigione turca…
In un momento (2007) in cui il Senato degli Stati Uniti aveva votato affinchè la Turchia si pronunciasse per riconoscere il genocidio del popolo armeno all'interno dei suoi confini durante la prima guerra mondiale, Paolo e Vittorio Taviani ( “Padre Padrone” [1977], uno dei loro titoli migliori, recentemente tornati in “auge” in quanto sorprendentemente premiati con l'Orso d'Oro…
Approcciando al film sapendo che lo hanno fatto i Taviani si rimane indiscutibilmente delusi. Più che un film sembra una fiction, delle più noiose per giunta. Raccontare un pezzo di storia quasi dimenticato (volutamente per lo più) è un plauso che gli va fatto; ma forse raccontato da chi è più vicino a questa storia avrebbe avuto maggiore impatto, e forse sarebbe stato fatto meglio. Un…
… USCIRE VERSO L’ARARAT, NELLA PERIFERIA CHE SPUTACCHIA, SBRICIOLA, SCATARRA Qualcosa bisogna dire della storia rimossa anzi mai narrata dagli storici eurocentrici di un’altra…
Ho una visione particolare nel guardare un film. Dato che il mio tempo è estremamente prezioso per problemi familiari, quando mi metto davanti alla tv (i tempi del cinema di sala sono molto lontani) voglio…
La Masseria delle Allodole è un film che non si dimentica. Non si può dimenticare. La storia ha una valenza che và al di là del fatto storico in sé . Mi è sembrato che i Taviani abbiano voluto poeticamente ricordare tutti gli innocenti perseguitati ed uccisi per motivi inesistenti, l’assurdità’ di qualsiasi persecuzione razziale,…
è una storia che ti stringe il cuore perchè sai che quell'orrore l'anno provato realmente migliaia di persone, il primo genocidio del XX secolo, seguito dopo poco da quello degli ebrei. A parte la storia straziante, ciò che colpisce è anche la prosa del racconto e la tecnica dell'anticipazione che svela al lettore il futuro di alcuni personaggi che popolano la storia.
Tratto da un romanzo (omonimo) di Antonia Arslan, su questo Masseria della allodole i Taviani hanno gestito, dopo lungo silenzio, una lunga preparazione, poi a lungo lavorato per ottenere un film di una lunghezza straordinaria: non quella effettiva, poichè si contano giusto due ore di pellicola, ma quella che allo spettatore risulta per la lentezza della narrazione. Non che manchi…
VOTO : 5.
Debaclè per i Taviani, punto più basso della loro carriera che comunque negli ultimi lavori aveva denotato cigolii piuttosto evidenti, oltre che preoccupanti.
Qui proprio non funziona niente,a partire dalle messa in scena tipicamente televisiva.
Lo spunto storico, che avrebbe meritato senza dubbio, miglior sorte, oltre che di base attenzione, viene annientato da una…
L’operazione dei fratelli Taviani, di riportare all’attenzione del mondo il massacro perpetrato dai turchi ai danni degli armeni nel 1915, è indubbiamente meritoria. Ma quanto è lontana “La notte di San Lorenzo”! Là i ricordi personali si trasfiguravano in un racconto dal sapore epico, qui la materia del romanzo originario degenera nel romanzesco di…
Reduce da una breve vacanza in quel del Salento chiedo solidarietà a chi (come me) non ha riscontrato la presenza di decantati "kilometri e kilometri di spiaggia", ma solo piccoli tratti di litorale sabbioso affollati…
L'orrore del primo olocausto, quello armeno del 1915, viene per la prima volta portato sul grande schermo dai fratelli Taviani (Atom Egoyan con "Ararat" raccontava più il pudore da parte armena nell'affrontarlo). Lo fanno con sincerità e passione, hanno quasi l'urgenza impellente di farlo conoscere a chi ancora non sa. Questo spiega il perchè il film sia didascalico,…
Purtroppo, già dalle prime inquadrature, "La masseria delle allodole" non si presenta per quello che dovrebbe essere realmente e per lo schermo su cui si è pensato di proiettarlo: il cinema. Infatti, sembra di trovarci di fronte ad un film tv, ad una fiction televisiva, per come è stato girato, per la fotografia e per la sceneggiatura (in particolare quel voler sempre spiegare tutto ad ogni…
leggo certi commenti e resto costernato. Ma cosa dovevano fare i fratelli Taviani, forse un documentario per rendere "meglio" il genocidio armeno? Certe critiche le trovo davvero fuori luogo, esagerate. Vedo, in chi scrive, quasi sempre la voglia di fare l'alternativo...quello che capisce sempre tutto. E' una bella storia raccontata, per me, in certi passaggi anche in modo eccessivo e cruenta.…
Regia epica, recitazione teatrale, trama storica; questi sono gli ingredienti tipici di ogni pellicola dei fratelli Taviani. Il film tratta il tema del genocidio degli armeni in Turchia nel 1915. Un tema purtroppo poco trattato dai libri di storia; e forse perché nel 2010 la Turchia entrerà a far parte dell’Unione Europea. La cruentezza di certe scene mi ha colpito e spaventato maggiormente…
Il film mi è piaciuto. Molto bella la rappresentazione armena e delle tradizioni armene. L'inizio un po' lento, ma serve da preambolo al resto della storia, il finale non sarebbe così sentito se non ci fosse la storia iniziale
Il film mi è piaciuto. Molto bella la rappresentazione armena e delle tradizioni armene. L'inizio un po' lento, ma serve da preambolo al resto della storia, il finale non sarebbe così sentito se non ci fosse la storia iniziale
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Commenti (4) vedi tutti
Lodevole intento di denuciare un genocidio che ancora oggi non trova giustizia. Tuttavia come film mi ha un po' deluso, recitazione sopra le righe (soprattutto la prima parte), diverse forzature nella trama. Dai fratelli Taviani mi aspettavo di meglio.
commento di Artemisia1593Encomiabile l'idea ma il risultato lascia un poco a desiderare. Diciamo che il troppo stroppia sempre e qui di carne al fuoco ne è stata messa parecchia fra tradimenti, stupri feroci, violenze, fughe fallite, amori contrastati, travestimenti, contrasti culturali e così via discorrendo. No, i Octavian fatto di meglio con più equilibrio narrativo.
commento di (spopola) 1726792Uno dei genocidi dimenticati o sconosciuti dai più rivive in un dramma dove i fantasmi del passato, della memoria e della coscienza umana sono i veri protagonisti...
leggi la recensione completa di LIBERTADIPAROLA75L'ho registrato da Sky oggi per mia zia che ha 81 anni ed è innamorata di Preziosi.
commento di strangerinworld