Regia di Claudio Antonini vedi scheda film
È proprio come una ballata di liscio in una balera romagnola. Né travolgente, né ributtante. Un atto passabile, talora anche divertente. Liscio ha appunto la grazia delle piccole cose, senza infamia e senza lode, privo di pretese sociologiche. La storia è carina, è un’educazione sentimentale che strizza l’occhio (e solo questo) a I 400 colpi di Truffaut, anche per la rappresentazione dello sguardo dei bambini sul mondo adulto. Claudio Antonini è un discreto artigiano, e la breve durata dell’opera è un valore aggiunto. Il piccolo Umberto Morelli meriterebbe altre occasioni per dimostrare il proprio talento, mentre spudoratamente tessiamo un elogio grandissimo a Laura Morante. Qui la Morante, cantante un po’ sulle nuvole, con una vita amorosa travagliata e una forza intrinseca da far esplodere, è sinceramente splendida e quando canta Brucia questo amore vola alto, altissimo.
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